'Dente Piaggio', nasce il parco dell'innovazione e spunta un 'disco volante' sopra la ferrovia

La nuova passerella circolare sulla ferrovia che collegherà la zona della stazione al 'Dente Piaggio'

Firmato l'accordo di programma tra il comune, la Regione Toscane e la scuola Sant'Anna. Sul piatto 11, 5 milioni di parte regionale che ne attiveranno 15 complessivi di investimenti. Il presidente Rossi: "Spazi proiettati nel futuro, pensati tenendo conto della storia di questi luoghi e realizzati con soluzioni innovative




Firmato ufficialmente l'accordo di programma tra il Comune di Pontedera, la Scuola superiore Sant'Anna e la Regione Toscana per il recupero dell'area industriale ex 'Dente Piaggio', che proprio in virtù del documento sottoscritto venerdì 29 novembre si trasformerà in un vero e proprio parco dell'innovazione. L'accordo di programma si caratterizza per 11, 5 milioni di euro di parte regionale che ne attiveranno circa 15 di investimenti complessivi.

Sono sostanzialmente tre gli elementi qualificanti di questo grande progetto di riqualificazione urbana: il parcheggio multipiano nel magazzino ex Ape; la riqualificazione urbana del viale Rinaldo Piaggio; la progettazione della nuova piazza sullo stesso viale Piaggio, della nuova biblioteca comunale da 4.500 metri quadri e della passerella di collegamento tra la zona della stazione e il Dente Piaggio. Tre gli studi di architettura coinvolti, tutti di livello internazionale: Archea associati di Firenze, Miralles-Tagliabue di Barcellona e Natalini e partners di Firenze.

Le caratteristiche dei vari progetti sono state illustrate venerdì 29 novembre, alla presenza del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, dai tre progettisti. E' stata l'occasione per svelare alcuni particolari dei nuovi edifici e delle nuove infrastrutture che sorgeranno nell'area ex Dente Piaggio. Il parcheggio multi piano dell'ex Apel, per esempio, sarà caratterizzato da una sorta di muraglia esterna a forma esagonale che può ricordare il simbolo della Piaggio ma che rimane anche ad un alveare con ovvi riferimenti all'Ape e alla Vespa; la passerella sopra la ferrovia sarà di forma circolare e rappresenterà un vero e proprio segno distintivo per chi in treno arriverà a Pontedera; il viale Piaggio sarà caratterizzato dalla presenza di piste cicalbili e percorsi pedonali in seguito all'eliminazione dei parcheggi a lisca di pesce.

Tutti hanno sottolineato la grande valenza di un progetto complessivo che punta al recupero di un'area industriale dismessa dopo un percorso che lo stesso Rossi, da sindaco di Pontedera, aveva iniziato anche grazie ad un dialogo molto costruttivo con l'allora presidente Giovanni alberto Agnelli. "Il Dente Piaggio naturalmente non parte da zero nel suo percorso di riqualificazione - ha detto il sindaco Millozzi - perchè in questi anni in quella zona abbiamo già provveduto a trasferire servizi importanti come l'agenzia delle entrare o a favorire l'insediamento di nuovi come la segreteria studenti dell'Università di Pisa o il Polo Valdera del Sant'Anna. Ora però mettiamo un tassello importante per una fase successiva, quella ambisce a mettere in collegamento due parti della città contigue ma non dialoganti per la barriera costituita dalla ferrovia".

"I miei complimenti ai sindaci Marconcini prima e Millozzi adesso per questo progetto - ha detto invece Enrico Rossi - che contiene spazi proiettati nel futuro, pensati tenendo conto della storia di questi luoghi e realizzati con soluzioni innovative".

Rossi si è detto intenzionato a riaprire il diaologo con la Piaggio per riportare a Pontedera funzioni legate all'azienda tra le quali ha citato la formazione del personale. "Siamo ben oltre – ha aggiunto Rossi – il primo passo di un percorso che è iniziato a metà degli anni Novanta e sulla cui attuazione in questi tempi nessuno avrebbe scommesso. Si tratta di un esempio positivo di grande valore. Siamo di fronte ad una nuova città che va curata e pronti per una terza fase: dovrà coinvolgere la Piaggio che deve rimanere legata a Pontedera. Solitamente nei recuperi di ex aree industriali si scade nel commerciale e nell'abitativo, ovvero nella ricerca della rendita. Qui non è accaduto, ma siamo invece di fronte a funzioni qualificate capaci anch'esse di creare occupazione e cultura come la nuova biblioteca, il S. Anna che si amplierà, il Pont Lab e i centri di innovazione e ricerca".

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