L'associazione Nazione Rom scrive alla Banca d'Italia: vuole affittare gli appartamenti di Piazza Garibaldi

Lo striscione esposto da alcuni occupanti della sede di banca d'Italia (foto Twitter)

Con una lettera inoltrata stamani, al responsabile della Filiale Toscana di Banca d’Italia, dott Vincenzo Umbrella, Via dell’Oriuolo 37 Firenze, l’Associazione Nazione Rom ha chiesto un incontro con carattere di urgenza. La motivazione della richiesta nasce dall’esigenza di tutelare il diritto alla casa per le decine di famiglie di etnia rom, presenti sul territorio e prive di adeguati alloggi ed abitazioni.

L’occupazione degli appartamenti di Piazza Garibaldi, nel Comune di Massa, messa in atto da alcune famiglie con minori e dal Centro Sociale - Casa Rossa ha evidenziato la realtà: nel centro della città, da cinque anni, sono vuoti e disabitati 20 appartamenti intestati alla Banca d’Italia – Repubblica Italiana. Nel mentre, i servizi sociali hanno trovato una soluzione per gli 8 cittadini che hanno dato vita alla protesta, rimane drammaticamente irrisolta la questione alloggiativi per decine di famiglie rom, composte da padri, madri, bambini.

Nei territori si assiste da mesi ed anni a politiche di apartheid, di discriminazioni razziali, di deportazioni, pulizie etniche, di violenze ed aggressioni contro la popolazione di etnia rom. Queste politiche perseguite dai Comuni e dalle Regioni sono state da tempo denunciate nei Tribunali e nelle più importanti sedi istituzionali nazionali ed europee. La Commissione Europea, il Consiglio d’Europa ed il Governo hanno sottoscritto accordi quadri strutturali di inclusione, strategie volte a garantire il rispetto dei diritti umani: casa, lavoro, scuola e protezione sanitaria per tutti. E’ la Banca Centrale Europea ad avere incentivato e promosso le politiche di apertura e ricostruzione socio-economica dell’Unione Europea. L’etnia rom è prima minoranza etnica dell’intera Europa: composta da dodici milioni di cittadini e cittadini con l’età anagrafica media più giovane di tutte le popolazioni residenti. Il superamento dell’attuale crisi in atto è possibile partendo dal pieno inserimento di questa etnia nel tessuto socio-economico. Questo è quanto affermano gli economisti della Banca Centrale, dalla Commissione Europea, dal Consiglio Europeo, dal Governo centrale e dalla rappresentanza Rom organizzata in associazioni ed organismi internazionali.

Questi accordi vengono sistematicamente violati dai Sindaci, dai Comuni e nelle Regioni. Il razzismo diffuso tra la società civile maggioritaria, la non conoscenza, pregiudizi arcaici sono alimentati dalle concrete politiche adottate dai decisori politici.

Anche oggi, UNAR, l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha aperto una indagine nei confronti del Sindaco Tommaso Corvatta e della Giunta Comunale di Civitanova Marche. Ad inizio dicembre una delibera anti Rom ha vietato, nei fatti, la semplice permanenza delle famiglie Rom nel territorio. L’indagine parte da una denuncia di Nazione Rom all’UNAR – Punto di Contatto Nazionale per l’implementazione della Strategia Nazionale di Inclusione dei Rom, dei Sinti e dei Caminanti.

Lo stesso Unar, ha recentemente convocato le Regioni, negli uffici di Via Largo Chigi, sede del Ministero per l’Integrazione e le Pari Opportunità. Motivo della riunione la gestione dei Fondi Strutturali Europei di inclusione dei Rom, dei Sinti e dei Caminanti, previsti per il 2014-2020. Ad oggi, tutti i fondi europei, sono stati gestiti da enti ed associazioni italiane. La rappresentanza rom, la società civile rom esclusa sia dal controllo della gestione delle risorse, sia dai tavoli istituzionali di inclusione regionali. L’incontro tra il Ministro per l’Integrazione Cecile Kyenge e Marcello Zuinisi, legale rappresentante dell’Associazione Nazione Rom, avvenuto il 13 dicembre 2011 a Firenze ha permesso la consegna di un dossier contenente le denunce delle sistematiche violazioni di legge e dei diritti umani in atto in Italia. La lettera alla Banca d’Italia e relativa richiesta di incontro vuole aprire una trattativa: affittare gli appartamenti vuoti in Piazza Garibaldi alle famiglie presenti nel territorio, permettendo il rispetto degli accordi europei. Richiesta di mediazione con la Banca d’Italia è stata sottoposta al Sindaco di Massa Alessandro Volpi, alla Prefettura, Provincia, Regione Toscana, Ministeri dell’Integrazione e Pari Opportunità.

Fonte: Associazione Nazione Ron

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