Lorbac, la Regione: "Insistere per la cassa integrazione straordinaria" e intanto spuntano nuove voci su possibili acquirenti

Le RSA dell’azienda in audizione nella commissione emergenza occupazionale presieduta da Paolo Marini (FdS-V). Presto una mozione per chiedere interventi rapidi a favore di 83 lavoratori senza stipendio da luglio


“Insistere” sulla strada della cassa integrazione straordinaria, anche attraverso “pressioni politiche” e parallelamente fra convergere ogni sforzo affinché la liquidità sia utilizzata per pagare gli stipendi di oltre 80 lavoratori che da luglio non percepiscono alcun compenso. Questo l’impegno preso dalla commissione emergenza occupazionale del Consiglio regionale presieduta da Paolo Marini (FdS/Verdi), al termine dell’audizione di oggi, mercoledì 16 ottobre, con le RSA del calzaturificio Lorbac di Castelfranco di Sotto in provincia di Pisa. Un marchio riconosciuto a livello internazionale che, a detta delle stesse rappresentanze aziendali, ha ancora ordini in corso da griffe importanti come Prada e richieste dal mercato dell’est.

L’impegno preso dalla commissione si concretizzerà in una mozione da iscrivere al prossimo Consiglio regionale e sembra sia di vitale importanza per l’azienda considerato che il prossimo 18 ottobre scadranno i primi 30 giorni dall’apertura della procedura di mobilità. Un termine a cui potranno seguire altri 30 giorni ma oltre il quale una decisione dovrà essere presa o si andrà “dritti al fallimento”. Il timore è che la proprietà segua la “strada più semplice: andare in fondo alla procedura di messa in mobilità senza attivare alcun ammortizzatore sociale”.

Sempre dalle RSA è arrivata la notizia di “interesse da parte di altri imprenditori”. Non è chiaro se per la Lorbac nel suo complesso. “Se è una notizia attendibile – ha rilevato Marini – occorre spingere su questa strada e trovare, in tempi più che brevi, un imprenditore interessato”. “Da parte nostra c’è la massima attenzione e il massimo impegno affinché Consiglio e assessorato competente agiscano nei modi e nelle forme ideali ad attivare gli ammortizzatori sociali. Assolutamente necessari per dare risposte a 63 lavoratori interni e 20 a domicilio che dalla scorsa estate sono costretti a casa senza alcun stipendio” ha sottolineato Marini.

All’audizione con le RSA erano presenti anche i consiglieri Ivan Ferrucci (Pd), Simone Naldoni(Pd), Marco Spinelli (Pd) e Marina Staccioli (FdI).

Fonte: Regione Toscana

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