Avvisi di sfratto a Ponte a Elsa, risponde Publicasa: "Pronti a rateizzare, ma a debiti da 8-9000 euro non ci si arriva all'improvviso"

Il presidente di Publicasa Piero Bonci (foto gonews.it)


Dopo l’articolo di gonews.it relativo agli avvisi di sfratto di alcune famiglie che vivono negli alloggi di edilizia popolare di Ponte a Elsa, frazione di Empoli, tra cui nuclei con figli piccoli, il presidente di Publicasa Spa Piero Bonci, interpellato sulla vicenda, ha dato la sua risposta.

“Purtroppo siamo di fronte a situazione di morosità non sostenibile – ha detto Bonci – e lo scorso venerdì abbiamo incontrato due famiglie interessate dall’avviso di sfratto. Dove ci sono le condizioni per raggiungere un accordo di rateizzazione dei debiti pregressi non eseguiremo lo sfratto, se sono casi particolari ci deve pensare il servizio sociale. Come azienda noi abbiamo fatto il possibile, ma non possiamo sostituirci al servizio sociale”.

“Come da prassi – prosegue il presidente di Publicasa – comunichiamo ai Comuni dove è il problema. Noi siamo un’azienda e dobbiamo fare un bilancio. Certo, ci mettiamo nei panni delle famiglie, fare gli sfratti non è divertente, ma ci sono varie situazioni da verificare. Una delle famiglie incontrate il venerdì passato era al ‘quindicesimo accesso’, tradotto in parole povere non pagano da qualche anno. Siamo di fronte a morosità da 8-9000 euro, che per una casa popolare non si sono accumulati all’improvviso”.

“Bisogna capire caso per caso come si è arrivati a quel punto – conclude Bonci – questi soggetti dovrebbero venire più spesso a Publicasa e venire a capire come risolvere la situazione senza raggiungere morosità così elevate. In ogni caso Publicasa da sola non può risolvere certe situazioni”.

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