Il candidato del M5S Palanti risponde a Slow Food: "Sì alla riscoperta del mondo rurale"

empoli_progetto_ambiente_conferenza_stampa_2013_03_04_1
Da sinistra: Viorica Guerri (Arci), Enrico Roccato (Slowfood), Roberto Gori (Auser) (foto gonews.it)

Pubblichiamo la risposta del candidato sindaco di Montelupo per il Movimento 5 Stelle, Matteo Palanti, al fiduciario della condotta Slow Food Empolese - Valdelsa, Enrico Roccato, sulle questioni poste:

Caro Enrico,

Innanzitutto la ringrazio per i quesiti che pone, perché mi permette di affrontare alcuni dei temi più cari al Movimento 5 Stelle su cui spesso diamo battaglia in Parlamento e che chiaramente non mancano nei nostri programmi elettorali. Quando ho accettato la candidatura a Sindaco di Montelupo Fiorentino, ho avuto davanti agli occhi la visione di una città nuova, che tornasse in sintonia non solo con l'ambiente, attualmente sepolto in una tomba di cemento, ma anche con i suoi settori economici più forti, artigianato e agricoltura prima di tutti. Un profondo rinnovamento e il rilancio dell'economia di una zona come la nostra, a forte vocazione agricola e turistica, non può che passare da una generale rivitalizzazione e riscoperta del mondo rurale e delle nostre radici: una riscoperta del genere vuol dire posti di lavoro e un generale miglioramento della qualità della vita. Premettendo che il tema proposto tocca molti e vari aspetti della vita amministrativa e sopratutto politica di un Comune (dall'urbanistica fino alla cura del suolo, passando per ambiente e rifiuti), proviamo qui a dare proposte concrete sui diversi quesiti, basandoci su quattro pilastri: produzione, produttori, educazione e distribuzione.

Lo sviluppo della produzione agricola merita una centralità speciale nella nostra azione. Sviluppo che però non può essere scisso dalla sostenibilità ambientale; la scelta politica che abbiamo compiuto mette al centro quella buona agricoltura che si armonizza perfettamente con l'ecosistema circostante. Quando scrive che il contadino ha una sua funzione sociale, si pone sulla lunghezza d'onda con cui abbiamo provato ad affrontare il tema. Il produttore merita di essere affiancato dal Comune in tutte le fasi della produzione, dalla semina alla vendita. Ma sullo sfondo di queste attività rimangono le criticità che il settore primario vive nella zona, sostanzialmente il blocco del credito da parte delle banche, la forte tassazione e l'assenza di un bacino di distribuzione a livello di area. Per questo motivo intendiamo procedere agevolando la distribuzione dei prodotti bio di filiera corta nelle mense comunali come azione immediatamente attuabile. Non solo: crediamo che per incentivare le sviluppo di molti prodotti autoctoni di eccellenza (pensiamo alla cipolla di Certaldo), sia necessario da un lato preservare le nostre eccellenze tramite Consorzi, dall'altro creare una struttura condivisa a livello di zona per vendita, trasporto e lavorazione di tali prodotti in modo da abbattere i costi per i produttori e agevolare l'accesso ai mercati stranieri. Intendiamo anche procedere con la messa a punto, in collaborazione con le associazioni, di un vero mercato biologico a km 0, magari nelle incantevoli cornici dei nostri centri cittadini: questo darebbe la possibilità ai produttori di avere mercati a loro uso e consumo e ai cittadini di mangiare prodotti veramente buoni. Diventa poi assolutamente interessante proporre forti sconti sui balzelli comunali per tutti quegli esercizi alimentari che scelgano di vendere prodotti biologici. Ma incentivare il settore, significa anche aiutare i produttori a entrare in contatto con i finanziamenti regionali ed europei, cercando così di sopperire al credit crunch che flagella le nostre aziende. Chiudo il quesito aggiungendo che il Comune ha il dovere di muoversi nella direzione dello sviluppo agricolo: ogni euro investito in agricoltura torna infatti al Comune in termini di miglioramento della qualità della vita, controllo del territorio e prevenzione del dissesto idrogeologico; insomma, uno scambio virtuoso che fa bene a tutta la comunità.

L'occupazione dei giovani in agricoltura richiede invece un'azione profonda su più fronti. Innanzitutto abbiamo la grossa opportunità europea: bisogna accompagnare i giovani nella ricerca dei molti fondi europei (attualmente sono 72 i bandi aperti, molti a fondo perduto). C'è anche molto da lavorare sul fronte della mentalità e della cultura: fino ad oggi un sistema perverso ci ha strappati dalla dimensione rurale per catapultarci freneticamente sopratutto nel settore terziario; attraverso un profondo lavoro culturale, da portare avanti anche con corsi ad hoc comunali sull'educazione al buon cibo e alla cura della terra, dobbiamo riportare la società a riscoprire i valori e l'importanza del mondo agricolo che rischia di dimenticare.

Anche lo spreco del cibo passa da un profondo lavoro culturale: lo spreco crea rifiuto e complica la gestione del servizio. Insieme all'ASL, vogliamo iniziare - come peraltro succede in molti Comuni italiani, anche toscani - a indirizzare gli avanzi che rischiano di diventare sprechi dove servono: mense assistenziali e anche canili e gattili. Il progetto diventa ancora più interessante se viene pensato e implementato a livello di area. Ma questo tipo di provvedimento non basta, in quanto colpisce solo una conseguenza e si muove solo sulla superficie del problema. Il punto è che il servizio va ottimizzato: dobbiamo conoscere il nostro reale fabbisogno alimentare e partire con una seria educazione alla cultura del cibo, sopratutto in ambito scolastico. Solo consapevolezza del valore del cibo - lavoro che dobbiamo iniziare coi più piccoli - e dati certi sul fabbisogno (facilmente realizzabile anche grazie alle nuove tecnologie) possiamo tagliare lo spreco alla radice ed evitare che tonnellate di cibo ogni anno vengano buttate via.

 

Educazione, appunto. Punto imprescindibile di ogni azione: Feuerbach scriveva che "noi siamo ciò che mangiamo", eppure molti dei nostri bambini non sanno neanche più distinguere un cetriolo da una zucchina, figuriamoci se conoscono il valore del cibo e il percorso che ha compiuto dal luogo della produzione fino alla tavola! Il Comune ha il dovere di correre ai ripari, prevedendo percorsi educativi rivolti a tutti. Non solo, anche il Comune deve imparare a educarsi su questo tema: è necessario aderire quanto prima alle moratorie che vietano la coltivazione degli OGM sui nostri territori comunali e il consumo indiscriminato del suolo. Queste sono nostre assolute priorità, passi propedeutici all'insegnamento di cosa sia il cibo, e senza il quale si vanifica la spiegazione di cosa voglia dire mangiare sano o biologico.

 

Ultimo punto, che rimane nella penombra ma è altrettanto decisivo per muovere la politica agricola in una certa direzione, è l'Unione dei Comuni. Con la franchezza e la chiarezza che ci contraddistingue, noi lo diciamo chiaramente: attualmente l'Unione dei Comuni è un carrozzone che gestisce servizi che vengono poi in realtà erogati dai Comuni. Quindi, o l'Unione inizia a lavorare gestendo davvero le sue funzioni permettendo ai Comuni di ottimizzare i servizi riducendo i costi, oppure diventa una sovrastruttura inutile, oltretutto non elettiva, da abbattere e sostituire con strumenti più leggeri che permettono di collaborare ugualmente con gli altri Comuni della zona (come ad esempio, le convenzioni). Questo vale a maggior ragione per le imprese legate all'agricoltura, che come ogni attività economica, hanno bisogno di risposte rapide e certe in sintonia con il territorio e le sue vocazioni (pensiamo solo al progetto dell'impianto Ecobit a Fibbiana, pendente all'Unione senza che il Comune di Montelupo, che ricordiamo è il vero referente democratico sul territorio per i cittadini che eleggono Sindaco e Consiglio, potesse avere voce in capitolo).

 

Ci impegniamo quindi per concretizzare tutte le azioni che proponiamo per conservare il nostro meraviglioso paesaggio e incentivare una riscoperta generalizzata del settore agricolo.

 

Matteo Palanti

Candidato Sindaco Movimento 5 Stelle Montelupo Fiorentino

 

Fonte: Matteo Palanti - candidato sindaco Movimento 5 Stello

Tutte le notizie di Empolese Valdelsa

<< Indietro
torna a inizio pagina