Un Rosso Fiorentino cucito con rifiuti industriali. Scart a Volterra nella mostra curata da Sgarbi

Maurizio Giani con Vittorio Sgarbi

Da oltre sedici anni, Maurizio Giani, Presidente di Waste Recycling SpA - azienda toscana leader nel trattamento e nello smaltimento dei rifiuti industriali www.w-r.it - ha dato vita al progetto SCART con cui sono stati progettati e realizzati tutti gli stand espositivi di Ecomondo e i calendari aziendali degli ultimi 13 anni. I rifiuti gestiti quotidianamente, se abilmente assemblati, potevano dar vita a componenti d’arredo, lampade, abiti, strumenti musicali e molto altro. Tutti pezzi unici, originali, dotati di una propria bellezza e realizzati esclusivamente con materiali recuperati all’interno degli impianti della Waste Recycling.

Da subito nacque una prolifica collaborazione con giovani artisti, docenti e studenti dell’Accademia delle Belle Arti di Firenze, poi di Catanzaro e di Carrara. E ad oggi SCART, raccoglie ben oltre cento anime che ruotano intorno alla Trash Art italiana: artigiani, architetti e designer ai quali l’azienda di Santa Croce mette a disposizione una vetrina gratuita di promozione della propria attività (www.scartline.it), nonché la possibilità di accedere ai suoi impianti per recuperare gratuitamente materiale di scarto con cui dare libero sfogo alla creatività.

Dal 23 maggio e fino al 31 dicembre 2015 SCART è in mostra a Volterra per “Rosso Fiorentino. Rosso Vivo. La Deposizione, la Storia, il ʻ900, il Contemporaneo”: iniziativa promossa dal Comune di Volterra in collaborazione con la Diocesi; prodotta e organizzato da Arthemisia Group, con lʼideazione e la regia di Alberto Bartalini e la curatela di Vittorio Sgarbi. Tra gli artisti coinvolti c’è anche SCART che per il Palazzo dei Priori di Volterra ha realizzato una sua personale interpretazione della Deposizione del Rosso Fiorentino. REDwaste: una pala di 375cm ×196cm firmata da Maurizio Giani, ideatore e responsabile del progetto SCART, ed Elvira Todaro docente presso l’Accademia delle Belle Arti di Catanzaro e di Carrara.

REDwaste è interamente realizzata con rifiuti industriali provenienti dal mondo manifatturiero e industriale italiano. Scarti di lavorazione prodotti dal tessile, dai calzaturifici, dall’industria farmaceutica e dai mobilifici del territorio hanno dato vita ad una rivisitazione della famosa opera conservata nella Pinacoteca di Volterra. Piccoli e grandi rifiuti talvolta resinati, talvolta cuciti o incollati tratteggiano una nuova Deposizione. Il Cristo in oro prende forma grazie all’abile assemblaggio di accessori di borsettifici toscani; la disperazione della Maddalena è invece descritta dall’unione di molteplici cerniere lampo; e poi scarpe, catarifrangenti e tastiere di computer danno vita a San Giovanni e a tutti gli altri personaggi sul Gòlgota.

Fonte: Waste Recycling - ufficio stampa

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