Esaote, dall'azienda nessun dietrofront sul piano aziendale: i sindacati dicono no. Nardella: "Atteggiamento arrogante. La Regione valuti eventuali finanziamenti"

Oggi, lunedì 7 luglio, si è tenuto l'incontro tra i sindacati e i  rappresentanti di Esaote spa presso il Ministero del Lavoro.L'incontro fa seguito a quello di giovedì scorso presso il Ministero dello Sviluppo Economico.

L’azienda ha ribadito "l’urgente e assoluta necessità di mettere in atto il Piano industriale già presentato un mese fa alle Organizzazioni sindacali di Genova e di Firenze".Ma i sindacati e la RSU hanno nuovamente confermato il loro rifiuto al Piano proposto dall’Azienda.

"Esaote - si legge in una nota - non può che prendere atto della totale chiusura delle organizzazioni sindacali nei confronti del Piano presentato e procederà con tutte le iniziative previste, compreso l’avvio graduale dell’intervento della cassa integrazione straordinaria, che riguarderà i lavoratori sia di Genova che di Firenze".

Nardella: “Atteggiamento della proprietà arrogante e miope, giocheremo tutte le carte per evitare epilogo negativo”
Oggi il sindaco Dario Nardella ha incontrato a Palazzo Vecchio una delegazione dei lavoratori di Esaote per discutere del futuro dell’azienda e della difficile vicenda apertasi con l’annuncio degli esuberi da parte della proprietà.

“I lavoratori di Esaote hanno molte ragioni per preoccuparsi e lanciare l’allarme sul futuro dell’azienda – ha affermato il sindaco Nardella -. A loro ho ribadito che il Comune sarà in prima linea senza indugio per proteggere uno dei siti produttivi e industriali più significativi dell’area metropolitana. Il comportamento dei rappresentanti dell’azienda manifestato al tavolo del ministero dello Sviluppo economico, che hanno di fatto rotto la trattativa, a quanto mi è stato riferito, è stato arrogante e miope di fronte alle istituzioni pubbliche e alle rappresentanze sindacali. Esaote faccia chiarezza sulle sue intenzioni di sviluppo del sito di Firenze a partire dal polo della Ricerca e sviluppo, che ha sempre costituito il vero valore aggiunto dell’azienda. Non si spiega infatti il trasferimento a Genova dei 22 tecnici informatici di fronte alla volontà espressa dal management di preservare la fabbrica di Firenze.

Mi rivolgo con un appello accorato al presidente Enrico Rossi a considerare la posizione di un’azienda come Esaote che decide di disinvestire nei nostri territori di fronte al programma di finanziamenti e incentivi che la Regione Toscana meritoriamente intenderà attivare per stimolare gli investimenti dell’industria sanitaria a Firenze e in Toscana. Non dimentichiamo infatti che Esaote ha già usufruito di ingenti fondi pubblici del sistema regionale per la vendita di macchinari sanitari, non si comprenderebbe un atteggiamento di disponibilità delle istituzioni pubbliche di fronte a decisioni così pesanti come quella di Esaote sui lavoratori e sulla fabbrica di Firenze, che riguardano oltre al trasferimento dei 22 tecnici, ulteriori 31 esuberi”.

“Mi aspetto – ha concluso Nardella - che la proprietà di Esaote recuperi la volontà di discutere in modo aperto e costruttivo con tutte le istituzioni, a partire dalle città di Firenze e Genova. A tal fine ho in programma di incontrare nei prossimi giorni il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi per riaprire un canale costruttivo. Ne va del futuro dei lavoratori fiorentini e non solo, e dello stesso prestigio dell’azienda di fronte agli investitori e ai clienti. Firenze giocherà tutte le carte a disposizione nei suoi rapporti politici e istituzionali a tutti i livelli per evitare un epilogo negativo della vicenda per i lavoratori e il territorio e per affermare al contrario un quadro di concreto rilancio”

 

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