Ex Gozzini, il comitato popolare chiede alla Asl per verificare il rischio di amianto

L'area delle ex officine Gozzini a Santa Croce sull'Arno

Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta del 'comitato Ex Fabbrica Gozzini' di Santa Croce sull'Arno indirizzata all'azienda USL 11 di Castelfranco di Sotto. L'oggetto della lettera è la preoccupazione del comitato riguardo il rilascio di amianto da parte della struttura abbandonata.

Gent.le Dott.ssa Petronio,

lo scrivente Comitato si è costituito al fine di promuovere presso i soggetti obbligati per legge, sia privati che pubblici, la realizzazione delle attività di bonifica e messa in sicurezza dell'area su cui insiste l'ex Fabbrica Gozzini, con lo scopo principale di salvaguardare e preservare lo stato di salute dei residenti della zona. A tale proposito gli abitanti dell'area, a seguito di una attenta lettura della Vs. comunicazione datata 06/05/2014 (prot. 16.418) pervenuta al Comune di Santa Croce sull'Arno, hanno recepito che vi è il rischio di esposizione per i residenti intorno all'area, determinato  soprattutto dalla caduta con successivo sbriciolamento a terra delle lastre di cemento amianto poste sulla copertura; che è necessario che vengano messi in atto provvedimenti adeguati ad evitare che il suddetto rischio si verifichi, attuando la rimozione delle lastre di cemento amianto frantumate a terra e di quelle in procinto di cadere o danneggiate, mentre le altre coperture andranno monitorate.

La richiesta avanzata dallo scrivente Comitato al Comune di Santa Croce sull'Arno in data 16.06.2014, affinchè, vista l'inerzia dei proprietari dell'immobile, l'Amministrazione stessa provvedesse a quanto sopra, ha trovato un immediato riscontro, in quanto il Sindaco, durante il Consiglio Comunale del 30.06.14, ha espresso la volontà di risolvere il problema partendo proprio dal censimento delle lastre deteriorate per poi passare alla fase della bonifica, pur specificando che nella Vs. comunicazione del 06.05.14, né in altro documento, esiste un riferimento specifico ad un grave rischio per la salute pubblica.

In tale occasione, quindi, è emersa una grande incertezza in ordine all'interpretazione da attribuire a quanto espresso da Codesto Ufficio nella comunicazione (Prot. 16.418). Infatti il presente Comitato ha ritenuto che la dizione “il rischio di dispersione di fibre libere di amianto nell'ambiente e quindi il rischio di esposizione per i residenti intorno all'area.... determinato soprattutto dalla caduta con successivo sbriciolamento delle lastre.....” e “ ...è necessario che vengano comunque messi in atto provvedimenti adeguati ad evitare che il suddetto rischio si verifichi...”, debba essere interpretato come esistenza di un pericolo grave ed attuale che mette seriamente a rischio non solo la salute dei residenti nella zona limitrofa alla ex fabbrica Gozzini, ma quella dei residenti di una più ampia area del territorio comunale.

Nella Vs. comunicazione del 06.05.14, in effetti, non è specificato se vi sia un rischio grave ed attuale per la salute dei cittadini (anche se appare sottinteso), né quale sia la sua entità, anche in considerazione del fatto che questa situazione si sta protraendo da molti anni, come da Voi indicato nel parere del 23.08.2011 prot. 33798 richiamato nella stessa lettera.

Se questo rischio esiste, come sembra, sarebbe auspicabile che Codesto Ufficio, in quanto addetto alla vigilanza ed al controllo della salute pubblica, lo dichiarasse in maniera chiara, esprimendo non solo la generica necessità di rimuovere l'amianto deteriorato, ma indicando un termine temporale per l'attuazione dell'intervento, vigilando sulla sua realizzazione, dicendo chiaramente quali sono le conseguenze che il perdurare di questa situazione potrebbe provocare sulla salute pubblica dei cittadini.

Vista l'importanza della tematica affrontata, siamo certi che vorrete chiarire in tempi brevi questi nostri dubbi; nell'attesa porgiamo cordiali saluti.

Il Comitato Ex fabbrica Gozzini, il Presidente

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