Turismo, Pieragnoli, presidente dell'ente regionale: "Meno tasse e burocrazia sulle imprese turistiche"

Federico Pieragnoli, direttore di ConfcommercioPisa

Occorre un salto di mentalità e una programmazione, a base di meno tasse, meno burocrazia, più formazione, più accoglienza e più cultura per rilanciare il turismo in Toscana. A pensarla in questo modo Federico Pieragnoli, da alcuni mesi presidente dell'Ente Bilaterale del Turismo Toscano: “Le iniziative di promozione spot e magari all'ultimo tuffo, come quella del governatore Enrico Rossi, benché tardive sono certamente apprezzabili. Da accompagnare però con interventi strutturali come ridurre significativamente tasse e adempimenti burocratici che gravano sulle imprese del settore”.

Il presidente Pieragnoli spiega il suo pensiero: “Imposte, balzelli, divieti pesano come macigni sull'attività di strutture ricettive, pubblici esercizi, campeggi, stabilimenti balneari, quotidianamente costretti a districarsi in una giungla di adempimenti di ogni tipo. Uno spreco di tempo e di denaro, che finisce per rendere meno competitivo il nostro sistema di accoglienza rispetto ad altre nazioni. La nautica è stata affossata dalle tasse, mentre per organizzare una serata sul mare con un po di musica è necessario scomodare gli ingegneri. Conosco località balneari in cui per aprire una scuola di vela è una impresa improba. Così non si va da nessuna parte”.

Se in Spagna è l'industria del turismo il motore della ripresa, in Toscana la situazione è molto diversa: “Nei primi 5 mesi dell'anno la nostra regione ha perso qualcosa come 815 mila pernottamenti stranieri rispetto allo stesso periodo del 2013. E la stagione estiva è risultata troppo penalizzata dal maltempo, con conseguenze molto negative in termini di occupazione e di lavoro. Si prevede che entro la fine del 2014 il calo delle presenze turistiche inToscana si aggiri sulle 600 mila unità e in circa 80 milioni di euro la minore spesa dei turisti”.

Dati catastrofici, eppure la Toscana, con un patrimonio naturale e artistico unico nel mondo, per il presidente dell'EBTT ha le carte in regola per invertire la rotta: “Oltre ad una programmazione di ampio respiro, fatta per tempo, che non tradisca la vocazione dei singoli territori, occorre creare una nuova mentalità orientata al turismo da gestire come una vera e propria industria. Basta ad uffici turistici chiusi d'estate, a personale inadeguato, che non conosce le lingue straniere e le attrattive del territorio. La Toscana, con la sua straordinaria varietà e peculiarità, rappresenta agli occhi del mondo uno stile di vita che evoca natura, benessere, gastronomia, cultura, bellezza di valore ineguagliabile. Restituire concretamente ai turisti in visita questa immagine vuol dire garantire standard elevati di accoglienza, in cui pubblico e privato cooperano per un unico obiettivo”.

Fonte: Ufficio Stampa

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