Alla giunta "Rossi interessano più che le pecore dei vigneti", questo il pensiero di Grazi (Io Cambio)

Federico Grazi

Toscana, Valdichiana-Valdorcia Federico Grazi (Io Cambio) dopo aver appreso la notizia che la Regione Toscana voglia  bandire l’ ampliamento dei tanto pregiati vigneti toscani; di fatti il nuovo piano regionale di sviluppo territoriale impedisce totalmente l’ estensione dei vigneti nelle aree rientranti nei territori compresi disciplinari relativamente connessi.

A quanto pare al governatore Rossi e alla sua giunta interessano più le pecore che i vigneti, non considerando però l’ indotto economico che produce il settore vitivinicolo toscano, quale funge da importante attrazione turistica per la Toscana intera. Limitare i vigneti comporterà un crollo totale dell’ economia toscana, si lede così tessuto pregiato per la stessa toscana e per tutto il settore turistico; quale linfa vitale di un intera economia e settore.

I viticoltori vengono in una qual maniera considerati dei criminali dell’ ambiente, è necessario e doveroso precisare che dai sopralluoghi che ho personalmente effettuato nei territori di Montalcino e Montepulciano ho potuto rilevare che i produttori vitivinicoli o per usare un gergo i così detti “contadini” effettuano importanti azioni di manutenzione e salvaguardia del territorio operazione che nonostante i costi esorbitanti i Consorzi di bonifica effettuano, questo grazie al reimpianto e rinnovamento dei vigneti stessi.
Trovo del tutto fuori luogo pensare che le stesse produzioni vengano ritenute intensive, poiché esistono standard e regole ben precise in materia, a cui ogni produttore deve attenersi per poter avere i riconoscimenti degli organi di competenza.
Da quanto ho appreso dagli organi direttamente connessi di Montalcino, con cui mi sono relazionato se dovesse essere seguito quanto dichiarato dall' Assessore regionale Anna Marson si vedrebbero così abnegare circa 400-500 ettari di vigneti da riconvertire in toto. Il reimpianto dei vigneti contribuisce alla rivitalizzazione del terreno stesso, rendendolo nuovamente fertile.

A questo punto sorge il dubbio che ci sia la volontà di qualche pseudo favoritismo a qualche amico del settore boschivo. Lancio dunque un invito al governatore Rossi e alla Sua giunta a rassegnare le proprie dimissioni, ma vorrei inoltre capire cosa stiano facendo i componenti della seconda commissione regionale "agricoltura e sviluppo rurale" per fermare questo scempio.

Federico Grazi
Io Cambio Sinalunga

Fonte: Federico Grazi - Io Cambio Sinalunga

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