Uncem e Aima insieme per il sostegno delle famiglie dei malati di Alzheimer

Il presidente della Regione Rossi con i clown che si esibiranno

“Una rete a sostegno delle famiglie che si prendono cura dei propri cari malati di alzheimer con particolare attenzione alle popolazioni dei territori montani e isolati della Toscana”. È l'obiettivo dell'attività sinergica di Uncem Toscana e Aima Firenze che, in occasione della XXI Giornata mondiale che sarà celebrata domani sabato 20 settembre a Pescia, chiedono al Governo Regionale di sviluppare e incrementare adeguate strategie di politica Sanitaria e Sociale volte a rispondere al diritto alla cura dei malati, potenziare e qualificare la rete dei servizi specifici per la Demenza, sostenere le famiglie con servizi, risorse, competenze. Se ne parlerà in una tavola rotonda a partire dalle 9.30 presso la gipsoteca in piazza del Palagio 6 a Pescia, a cui prenderanno parte rappresentanti istituzionali e del mondo scientifico. A tirare le conclusioni sarà l'Assessore al diritto alla salute Regione Toscana Luigi Marroni. La tavola rotonda sarà seguita da 56 Comuni collegati in videoconferenza attraverso i ragazzi del servizio civile dello sportello multiservizi “Ecco Fatto”. A conclusione del convegno verrà presentata in anteprima uno spettacolo Clown ideato da Sandro Picchianti ed Elisabeth Grundmann per raccontare l'Alzheimer. Sempre nell'ambito della giornata mondiale nel pomeriggio l'Aima incontra la cittadinanza nel Parco do Pinocchio a Collodi con uno spertello informativo e uno spettacolo clown per grandi e piccini. I partecipanti alle iniziative potranno sostiene l'Aima con una donazione spontanea aderendo alla campagna di sensibilizzazione “Una rosa per l'Alzheimer”.

“AIMA (Associazione Italiana Malattia di Alzheimer)  - afferma il Presidente Aima Firenze dott. Manlio  Matera - è impegnata a sostenere le famiglie nel lavoro di cura, e la sezione di Firenze ha creato una Rete di Centri di Ascolto Alzheimer a cui è possibile rivolgersi per trovare gratuitamente orientamento e informazioni sulla malattia, sui servizi sociosanitari presenti sul territorio, sostegno psicologico, sia individuale che di gruppo, gruppi informativi, consulenze mediche, legali e sui servizi sociali. Le famiglie possono, inoltre, essere aiutate a trovare e inserire assistenti familiari privati. Ma le risorse sono sempre meno e quindi è necessario che i Governi, Nazionali e Locali facciano la loro parte in modo determinante, partendo dal governo del sistema di cura e assistenza”.

“Le famiglie delle persone colpite da questa malattia – afferma il Presidente di UNCEM Toscana Oreste Giurlani - vivono situazioni molto difficili, e spesso non hanno riferimenti, non sanno a chi rivolgersi. Per questo con Aima puntiamo ad informare e sensibilizzare a tale problematica, affinchè chi ha bisogno, possa sapere cosa fare, e nello stesso tempo affinchè tutte le istituzioni considerino l’Alzheimer una malattia su cui è necessario sviluppare adeguati azioni tali da poter garantire il diritto alla cura a tutti. Ci impegneremo insieme per promuovere su tutto il territorio regionale, ed in particolare nelle zone montane, iniziative ad hoc con il coinvolgimento dei Comuni e attraverso i punti “Ecco Fatto” aperti con la Regione Toscana”.

 

In Toscana circa 84.000 persone sono affette da Demenza: 27.500 uomini e 56.500 donne. Nel 2020 si prevedono 98.000 casi, nel 2030 fino a 115.000. Recenti dati affermano che in Italia il 20% della popolazione è ultra 65 enne. Firenze è la seconda città in Italia per anzianità media con il 27% della popolazione ultra 65 enne. Le ricerche provano che il 10 % circa degli ultra 65enni ha qualche forma di demenza, ne deriva che ad esempio a Firenze circa il 2,7% della popolazione è colpito da qualche forma di demenza. Firenze inoltre ha un alto tasso di persone ultra 75enni di cui il 30% vive da sola.

La Demenza è caratterizzata da un grave e progressivo deficit delle facoltà cognitive, coma la memoria, l’orientamento, il linguaggio, la capacità di giudizio, che interferisce con lo svolgimento delle attività quotidiane in ambito familiare, lavorativo, sociale.

L’Alzheimer è la forma più frequente di Demenza. Ad oggi, non sono disponibili farmaci in grado di arrestarla o di rallentarne sensibilmente la progressione.

Nel decorso della malattia possono presentarsi gravi sintomi del comportamento, come inversione del ritmo sonno/veglia, allucinazioni, deliri, aggressività, che creano serie difficoltà nella cura della persona.

Più del 90% dei malati vive ed è assistito nel proprio domicilio, con gravi ripercussioni sulla qualità della vita del nucleo familiare.

Il malato ha bisogno di cure e assistenza volte al contenimento dei sintomi, al mantenimento delle funzioni, alla qualità della vita. La famiglia ha bisogno di orientamento e sostegno nel lavoro di cura.

L’AIMA opera, attraverso una rete di Centri di Ascolto Alzheimer, a tutela e sostegno dei malati e dei familiari. L’AIMA chiede alle Istituzioni Pubbliche di sviluppare strategie di politica sanitaria e sociale per adeguare progressivamente la rete dei servizi ai bisogni della Demenza.

Fonte: AIMA - Associazione Italiana Malattia di Alzheimer

Tutte le notizie di Toscana

<< Indietro
torna a inizio pagina