Da 'Alternativa per Cambiare' una interrogazione a sostegno del Centro di Ricerca del Padule di Fucecchio

Padule del Fucecchio

Alternativa per Cambiare Larciano presenta una interrogazione a sostegno del Centro di Ricerca del Padule di Fucecchio. Di seguito il testo.

  • Visto l’appello che molti ricercatori hanno rivolto in favore della salvaguardia del padule di Fucecchio e del lavoro svolto fino ad oggi dal Centro di Ricerca e Documentazione del Padule, nel quale esprimono il loro apprezzamento per il lavoro compiuto ed i risultati raggiunti nella gestione della Riserva Naturale, che seppur limitata ad una piccola superficie, ha rappresentato la prima esperienza concreta di protezione attiva di zona umida che ha avuto anche riconoscimenti di interesse internazionale come quello della Convenzione di Ramsar.
  • Considerata l’estensione, la notevole diversificazione ambientale e la sua collocazione geografica fra la zona climatica continentale e quella mediterranea,  elementi fondamentali che determinano una ricchezza di specie e di habitat  che fanno del Padule di Fucechio un’area strategica ai fini della conservazione su scala regionale e continentale.
  • Valutato l’appello che i ricercatori fanno alle istituzioni sia locali che regionali affinché il processo di tutela prosegua secondo la Strategia Regionale per la biodiversità, nonostante esistano criticità che deprimono le potenzialità di conservazione e valorizzazione del sito ambientale
  • I ricercatori fanno notare l’importanza di ampliare l’estenzione delle aree protette e la necessità di salvaguardare l’esperienza del Centro di Ricerca, documentazione e promozione del Padule di Fucecchio che rappresenta ed ha rappresentato negli ultimi 25 anni il motore per la conservazione delle attività di ricerca,  promozione e  di attività culturali a favore del Padule di Fucecchio
  • Nonostante questo periodo di  ristrettezze economiche e di cambiamento per la ridefinizione degli assetti istituzionali  si crede fermamente che questo possa rappresentare un’occasione per il rilancio naturalistico culturale per un futuro  ricco di emergenze ambientali come quello del padule di Fucecchio
  • Considerata la valutazione positiva  espressa in proposito dall’Assessore Regionale Anna Rita Bramerini, dove si fa presente l’impegno già iniziato per arrivare ad una promozione turistico ambientale dell’area , di salvaguardia del Centro di Ricerca e Promozione del Padule di Fucecchio per l’esperienza maturata in questi anni.
  • “E’ un area con grandi potenzialità”, che ha bisogno di un di “progetto di sistema”, capace di sostenere le attività turistico ambientali nell’area naturale e di dare delle concrete risposte per la valorizzazione del Padule.
  • La Regione Toscana conferma la volontà di ampliamento della Riserva naturale del Padule di Fucecchio con l’ inserimento nella programmazione regionale in materia di Aree Protette e per la biodiversità con il piano Ambientale ed Energetico Regionale 2012-2015
  • Recentemente anche il comune di Pescia e altri comuni della Valdinievole Montecatini, Massa hanno dichiarato l’intenzione e stanno predisponendo gli atti, per  entrare a far parte della Gestione del Centro di Ricerca e documentazione del Padule di Fucecchio e anche vari comuni dell’area fiorentina stanno considerando l’ adesione  al Centro di Ricerca .

Si  CHIEDE

Per quale motivo  questa Amministrazione si stia muovendo diversamente dalle linee di indicazione regionale sulla problematica ambientale e al riguardo della salvaguardia del Centro di Ricerca e promozione del Padule di Fucecchio, volendo “uscire” dalla gestione di cui fa parte e perché invece  non promuova la valorizzazione dell’ “Area Protetta” che si estende in buona parte nel suo territorio, ma lascia ad altri questa possibilità che potrebbe ulteriormente  incrementare  e sviluppare a livello turistico ed economico il nostro territorio considerando anche l’aumento cospicuo dei visitatori negli ultimi anni.

Perché dopo aver voluto espressamente la  costruzione  della nuova sede con il contributo economico  della provincia,  impegnando fondi anche del  bilancio comunale e quindi dei cittadini , ora, dopo neanche un anno dall’inaugurazione della nuova sede che ha comportato anche una variante al piano urbanistico si voglia la chiusura di una realtà scientifica importante non solo per il territorio di Larciano ma per tutta la Valdinievole ed il comprensorio che rappresenta un punto cardine per lo sviluppo turistico ambientale di tutta la Provincia di Pistoia. Si fa notare inoltre che il Padule ed il Centro di Ricerca non sono proprietà di un’ Amministrazione ma patrimonio di un territorio e di una realtà molto più ampia.

Si chiede  risposta  scritta.

 

 

 

I Consiglieri di Alternativa per Cambiare Larciano Veronica Benforti , Sandro Bonaccorsi, Roberta Mazzei, Adriana Niccolini

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