Concordia: Schettino assente a processo, è la prima volta. Per le ossa sul relitto il pm chiede la perizia sul Dna

Il processo Costa Concordia al teatro Moderno

Per la prima volta, dopo una quarantina di udienze, l'imputato Francesco Schettino è assente dal processo sul naufragio della Costa Concordia, che dopo la pausa estiva riprende oggi a Grosseto. Finora Schettino non ha mancato mai un'udienza del processo. L'assenza di Schettino ha coinciso con un ritardo dei suoi avvocati, circostanza che ha motivato un lieve rimprovero del presidente Giovanni Puliatti per un mancato avviso. Schettino, secondo i legali, sarebbe malato.

Il pm chiede perizia Dna sulle ossa trovate sul relitto

Il pm Alessandro Leopizzi ha chiesto al tribunale di Grosseto una perizia sul Dna di resti umani trovati a Genova sulla Costa Concordia dopo l'operazione di 'refloating'. La richiesta è stata fatta in apertura di udienza e riguarda parti di cranio, mandibola e ossa della colonna dorsale. Il pm ha indicato che i resti potrebbero appartenere alle due ultime vittime disperse, Maria Grazia Trecarichi - di cui è stato trovato il corpo - e Russell Rebello, di cui finora non è stato ritrovato alcun reperto. Il presidente Giovanni Puliatti ha detto che darà incarico della perizia nell'udienza di domani.

"Il naufragio causò malattie, da Parkinson a ossessioni"

Dopo il naufragio della Costa Concordia un passeggero di Bologna sviluppò il morbo di Parkinson, la sorella i sintomi premonitori di una demenza senile, un'altra passeggera insonnia, bronchite cronica e difficoltà di relazione sociale, un altro una sindrome ossessiva per cui in ogni conversazione finisce per parlare solo del naufragio del Giglio e ha sempre paura di morire.

Questi alcuni casi, tra i più eclatanti, di danni post traumatici da stress causati dal disastro navale del 13 gennaio 2012 di cui una neurologa e medici legali hanno parlato oggi al processo di Grosseto come esempi di danni fisici e neurologici alle persone. C'è anche chi non può stare da solo in locali chiusi e chi non può prendere ascensori. In generale i casi si riferiscono a passeggeri che rimasero intrappolati per ore nella nave rovesciata, prima di essere evacuati, e che si sono costituiti parte civile per chiedere risarcimenti all'imputato Francesco Schettino e al responsabile civile del processo, Costa Crociere spa.

E' la prima udienza in cui i danni medico-sanitari agli ospiti della nave vengono evidenziati sotto il piano medico-scientifico, e non solo in base a racconti dei superstiti. Le patologie di cui si è parlato in aula, a partire dall'uomo in cui si è 'svegliata' una patologia di Parkinson, si sono evidenziate dopo il naufragio e a distanza di oltre due anni e mezzo si sono cronicizzate e aggravate, peggiorando nettamente le condizioni di vita dei passeggeri, divenuti pazienti. Sempre nell'udienza di oggi alcuni avvocati hanno revocato la costituzione di parte civile di loro assistiti per il raggiungimento di transazioni extra-processo e Costa Crociere spa per il risarcimento dei danni subiti.

La difesa, Schettino si farà interrogare in aula

"Sicuramente, quando sarà il momento, il comandante Francesco Schettino si farà interrogare in aula": lo ha affermato all'ANSA il difensore di Schettino, avvocato Domenico Pepe, chiarendo, in una pausa del processo, una strategia processuale della difesa finora rimasta incerta. "E' opportuno che il comandante si difenda su ogni punto di cui viene accusato; risponderà alle domande di tutte le parti con dichiarazioni in aula". Schettino, oggi assente per la prima volta dall'aula per una febbre, potrebbe essere sentito nelle prime udienze del 2015.

L'avvocato di Costa: caso di Parkinson? Non risulta

"Conosciamo il caso. Abbiamo fatto fare ovviamente ogni genere di ricerche sulla possibile casualità di queste sindromi di Parkinson collegate all'evento", cioè il naufragio della Concordia, "ma non abbiamo rinvenuta nessuna letteratura scientifica e nessun precedente in questo senso". Lo ha detto dopo l'udienza di oggi l'avvocato di Costa Crociere, Marco De Luca, a proposito di uno dei casi più eclatanti portati in aula dalle parti civili di un passeggero colpito da malattia dopo l'evento, nel caso specifico un ospite bolognese in cui è insorto il morbo di Parkinson.

"In tutta la letteratura universale su questa patologia non abbiamo rinvenuto una casualità del genere - ha aggiunto De Luca - Il nostro consulente spiegherà in aula queste ricerche che sono state effettuate". L'avvocato De Luca ha anche detto che "sia la Compagnia di navigazione Costa, sia quella di assicurazione, hanno la più ampia disponibilità a risarcire i danni che ciascuno ha subito, tutti. Però noi dobbiamo garantire equanimità nel risarcimento: non è possibile che a situazioni identiche corrispondano risarcimenti diversi. Dobbiamo garantire che tutto avvenga secondo un criterio di giustizia obiettiva". Riguardo alle richieste, anche di un milione di euro, il legale ha detto: "Mi sembrano francamente elevate nei casi di chi non ha subito lesioni personali gravi, credo che questo appartenga al senso comune".

Avvocato di Costa, Rebello? Fatte tutte ricerche

"Tutte le ricerche sono state effettuate, è una tragedia nella tragedia. Le ipotesi sono le più varie. Potrebbe essere disperso in mare al momento dell' incidente, chi lo può dire questo, oppure le correnti...": così l'avvocato di Costa Crociere, Marco De Luca, ai giornalisti a Grosseto riguardo alle ricerche sul ritrovamento dell'indiano Russel Rebello, l'unico delle vittime, di cui non sono stati rintracciati finora reperti nel relitto. Il legale ha fatto riferimento alle ricerche effettuate nella nave.

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