Un protocollo d’intesa per la cura del castagno all'Isola d'Elba: lo firmano Provincia e soggetti interessati

Interventi coordinati per la lotta al cinipede galligeno del castagno attraverso cure fitosanitarie, rilancio  e valorizzazione della castanicoltura all’Elba. Sono questi i punti salienti del protocollo d’intesa approvato dalla Giunta Provinciale, con il quale si avvia una stretta collaborazione tra la Provincia di Livorno e i vari soggetti  interessati: Comune di Marciana, Servizio Fitosanitario Regionale, Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, Corpo Forestale dello Stato Coordinamento Territoriale per l’Ambiente di Portoferraio, Dipartimento di Gestione dei Servizi Agricoli, Alimentari, e Forestali dell’Università degli Studi di Firenze, Associazione Nazionale Città del Castagno, Slow Food Condotta dell’Elba.

Una prima valutazione degli effetti della lotta biologica, avviata con i  lanci sulle aree colpite di Torymus (insetto antagonista del cinipede) forniti gratuitamente dal Servizio Fitosanitario Regionale e dall’Associazione nazionale “Città del Castagno”, sembra dare esito positivo anche se si rende necessaria un’azione programmata e pluriennale per debellare completamente il parassita e nel contempo valorizzare il frutto ed il legno di castagno.
Intanto la Provincia, che, compatibilmente alle modifiche istituzionali in corso, sarà il soggetto attuatore del protocollo, nella primavera scorsa ha eseguito un primo intervento di ripristino nell’area pilota di San Cerbone, mediante l’impiego delle maestranze forestali e dei propri tecnici, comprendente la preparazione dei castagni e l’innesto dei polloni predisponenti delle varie ceppaie presenti nell’area.

“E’ necessario, però, formalizzare i programmi di intervento attraverso la sottoscrizione del  protocollo – sottolinea l’assessore provinciale ai parchi e agricoltura, Paolo Pacini – con l’attivazione di un tavolo tecnico operativo che dovrà approntare il piano pluriennale degli interventi da eseguire sui castagni. Un programma di grande importanza  per la salvaguardia degli esemplari elbani - aggiunge Pacini - che, oltre ad essere una presenza storica per l’ambiente e il territorio dell’Isola,  rappresentano anche un’opportunità di sviluppo per una filiera produttiva di microeconomia locale e tradizionale che si rivolga ai consumatori e in particolare alla presenza turistica dell’Isola d’Elba”.

Attraverso le azioni coordinate si potranno utilizzare le risorse disponibili, pari a  circa 100.000 euro -  finanziate dall’Ente Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano (20.000 euro), dal Comune di Marciana (5.000 euro) e 72.000 euro a valere sui capitoli del Fondo della montagna della Regione – che saranno utilizzate per la potatura e la concimazione delle aree pilota di San Cerbone e di Marciana in disponibilità pubblica e per l’attività scientifica di ricerca e monitoraggio, con incarico all’Università di Firenze che curerà anche le azioni di informazione, divulgazione e formazione a favore dei proprietari dei castagneti e della cittadinanza.

Fonte: Provincia di Livorno

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