Oneri di urbanizzazione, sconti fino all’80%. In centro -40% per favorire la riqualificazione

Il sindaco Brenda Barnini e l'assessore ai Lavori Pubblici Franco Mori (foto gonews..it)


Uno stimolo per la ripresa economica nel settore edilizio, un’agevolazione per  rilanciare il comparto e il suo indotto e allo stesso tempo favorire la riqualificazione della città di Empoli nei suoi centri storici e non solo, nell’ottica di incentivare imprenditori e privati che vogliono investire nel recupero e nel miglioramento del patrimonio edilizio esistente.

E’ l’obiettivo che si prefigge la proposta di modifica del contributo al permesso di costruire e alla Scia e degli importi degli oneri di urbanizzazione. Il provvedimento è una delibera della giunta che sarà portata al voto del consiglio comunale nella prossima seduta del 3 novembre.

La proposta della giunta comunale, che sarà posta al parere del consiglio comunale, è a titolo sperimentale: il provvedimento, se approvato, durerà fino al 30 giugno 2015 e si limita a particolari zone cittadine.

In questo periodo potrà essere modificato allargandolo, ma c’è anche la possibilità di prolungarlo per tutto il prossimo anno.

«In questi primi mesi di mandato ho avuto modo di confrontarmi con molti cittadini e attività produttive sulle modalità e le quantità di oneri richiesti dall’amministrazione comunale – spiega il sindaco Brenda Barnini –; la tabella di riferimento risale al 2007, cioè un’era geologica in termini di sviluppo e di crescita del settore edilizio. Chiedere oggi le stesse cifre del 2007 significa in tanti casi rinunciare completamente all’investimento e quindi contribuire al moto di recessione del Paese».

Le riduzioni degli oneri di urbanizzazione vanno da un minimo del 10% per interventi (frazionamenti, cambi d’uso, sostituzioni, etc…) su tutto il patrimonio edilizio esistente e in tutto il territorio comunale con destinazione d’uso finale produttiva (industriali e artigianali), a uno ‘sconto’ del 40% per gli interventi sul patrimonio edilizio esistente riguardanti immobili con destinazione d’suo finale residenziale, direzionale, turistica e commerciale all’interno dell’UTOE1, ovvero il centro storico di Empoli ‘allargato’ e i due centri storici di Pontorme e Monterappoli. Ma la punta di riduzione percentuale raggiunge addirittura l’80% nelle aree rurali di tutto il territorio comunale per il restauro e la ristrutturazione degli immobili agricoli di valore storico-architettonico (categoria 1,2,3).

La cosiddetta UTOE1 (Unità territoriale organica elementare) ad est è delimitata dal fiume Orme, a nord dall’Arno, a sud dalla ferrovia e a ovest dalla delimitazione del rio Bonistallo.

Gli esempi e le applicazioni pratiche sono davvero molte: “Un caso su tutti e per far capire quanto questo provvedimento può rappresentare un volano per attività produttive e settore edilizio – spiega il vice sindaco e assessore all’edilizia privata Franco Mori - Un fondo artigianale (parrucchiera) nell’UTOE1 il cui cambio di destinazione d’uso verso la categoria commerciale costa oggi 10.000 euro e la cui proprietaria teme di compiere questa spesa, avendo paura di recuperarla in molti anni di affitto, col nuovo provvedimento costerebbe 6.000 euro, una riduzione ‘sconto’ del 40%”.

Altro esempio potrebbe essere la ristrutturazione di un vecchio fienile inutilizzato dal proprietario e ormai quasi diroccato, se ubicato in un’area agricola l’onere di urbanizzazione in caso di immobile destinato a civile abitazione è scontato dell’80%.

Un ultimo caso: una casa, quindi una normale civile abitazione, che in via Tripoli viene frazionata in più appartamenti avrà uno sconto sugli oneri di urbanizzazione del 40% in quanto ricadente nella zona UTOE1.

Negli ultimi tre anni gli oneri di urbanizzazione totali (comprensivi di nuove costruzioni e recuperi di quelle esistenti) nel Comune di Empoli sono andati notevolmente a scendere: nel 2011 sono stati 3.231.000 euro, nel 2012 l’incasso è stato di 2.761.000 euro e nel 2013 di 2.545.000 euro.

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