Maltempo, Bramerini sulle alluvioni del 10-14 ottobre: "Le precipitazioni hanno superato i 140mm nelle 24 ore". La situazione

Anna Rita Bramerini

Gli eventi alluvionali che hanno interessato la Toscana nella prima metà del mese di ottobre, sono stati al centro di una comunicazione dell’assessore Anna Rita Bramerini, che ha risposto così anche ad alcune interrogazioni.

L’assessore ha ricordato che l’11 ottobre l’evento ha interessato la provincia di Pistoia, con scrosci brevi ed intensi tra le 17,15 e le 18 (in 15 minuti alla stazione di Baggio 24,6 mm), poi la provincia di Pisa, con Pontedera che ha registrato tra le 20,30 e le 21,30 un cumulato di circa 55 mm ed infine quella di Livorno, con intensità oraria a Cecina che ha raggiunto i 90,6 mm. Da una prima stima risultano danni totali per oltre 540 abitazioni e 36 attività produttive.

Bramerini ha poi rilevato che l’evento del 14 ottobre nel settore meridionale della Regione ha registrato precipitazioni cumulate nelle 24 ore che hanno localmente superato i 140 mm, con il comune di Manciano che ha visto una punta oraria di 88,8 mm e 135 mm sulle tre ore. Le precipitazioni hanno determinato l’aumento di livello dei bacini dell’Albegna e del Fiora, con aumenti fino a 3-4 metri in tre ore circa, paragonabile per l’Albegna a quello del novembre 2012. In particolare il fiume Albegna ha tracimato in sinistra idraulica nei pressi del Ponte della Marsiliana per la rottura dei cosiddetti ‘spaltoni’, provocando un’esondazione del tutto analoga a quella del 2012, ma di minore portata, dovuta alla tenuta dell’argine destro del torrente Magione Radicata grazie agli interventi finanziati con 1 milione e 300 mila euro dopo l’alluvione di due anni fa.

A questo si sono aggiunti esondazioni e allagamenti in tutto il reticolo minore, con isolamento di frazioni e case sparse ed evacuazione di nuclei familiari. La prefettura di Grosseto alle 18,30 ha attivato l’Unità di Crisi presso la sala operativa unica di Protezione civile. I Vigili del fuoco hanno messo in salvo 27 persone. Nel comune di Manciano, a Grillozzo, ci sono state due vittime per allagamento della sede stradale. La prima stima dei danni ammonta a circa 15 milioni di euro nei comuni di Manciano, Magliano in Toscana ed Orbetello.

L’assessore Anna Rita Bramerini nella sua comunicazione si è soffermata sul bacino dell’Albegna, precisando che, in seguito all’alluvione del 2012, il presidente della Giunta regionale, quale commissario delegato, ha approvato un piano di ripartizione di 113 milioni di euro, finanziando complessivamente 337 interventi, di cui 237 in provincia di Grosseto. Nel grossetano dei 60 milioni di euro stanziati, 21 milioni sono stati destinati alla viabilità. Sono stati attivati 231 interventi dei 237 programmati, per un importo di circa 39 milioni, di cui 162 conclusi. Per gli altri 16 devono essere portate a termine le procedure di gara. Tra questi, ci sono quelli che necessitano di procedure più complesse (come espropri o valutazioni di impatto ambientale), perché lo Stato non ha concesso nessuna deroga normativa.

L’assessore si è quindi soffermata sull’evento del 14 ottobre, ricordando che la Regione sta chiedendo il riconoscimento di emergenza nazionale al Dipartimento nazionale di protezione civile, mentre i tecnici regionali stanno ultimando i sopralluoghi.

“Viene confermata la strategicità delle opere già previste dopo l’alluvione del 2012  - ha dichiarato l’assessore – In particolare, la realizzazione dell’argine remoto in sinistra idraulica dell’Albegna, tra il Ponte della Marsiliana ed il torrente Patrignone, e gli interventi nell’area di Camporegio, il bypass idraulico e la cassa di espansione. L’avvio dei lavori  è previsto nella primavera 2015”. Per gli ulteriori interventi, secondo Bramerini, diventa essenziale sapere se verrà accolta la richiesta di emergenza nazionale, altrimenti la Regione potrà contare solo sulle risorse ordinarie, con i limiti del patto di stabilità. La Giunta comunque proporrà in bilancio anche per il 2015 uno stanziamento di 15 milioni di euro.

L’assessore ha ricordato che nel bacino dell’Albegna, dal novembre 2012, sono stati finanziati 14 interventi per 12 milioni di euro, a cui si aggiungono 8 milioni destinati a Camporegio, tutti terminati, ad eccezione di quelli dell’Argine remoto, dell’adeguamento della confluenza del Magione-Radica e della cassa di Camporegio.

Per l’Argine remoto sono emersi problemi legati agli espropri, che hanno indotto il Consorzio a presentare una proposta progettuale che rischiava di non garantire la sicurezza idraulica. Una proposta respinta dalla Regione. L’ingresso del nuovo Consorzio Toscana Sud ha permesso di sbloccare la situazione, per la quale è stato necessario fare anche una variante urbanistica del comune di Manciano.

Per Camporegio Bramerini ha sottolineato che i due ponti in corrispondenza dell’abitato di Albinia rappresentano la principale criticità idraulica della parte finale del bacino dell’Albegna. La Giunta ha lavorato con Anas ed Rfi per avere la loro compartecipazione tecnica ed economica (7/8 milioni la  quota parte privata). Un protocollo, la cui prima bozza è stata definita nell’ottobre 2013, è stato sottoscritto il 27 giugno 2014 solo grazie ad un intervento del Ministero delle infrastrutture.

“Le varie procedure comportano tempi non più sostenibili e giustificabili per opere indispensabili per la sicurezza dei cittadini: almeno 3-4 anni di tempo prima dell’avvio dei cantieri – ha rilevato l’assessore – Per questo la Regione ha chiesto con forza allo Stato, anche con uno specifico emendamento allo ‘Sblocca Italia’, di dare al presidente poteri in deroga alle normative nazionali, utilizzando solo come riferimento le direttive europee”

L’assessore Anna Rita Bramerini ha concluso la sua comunicazione con una breve relazione sulla stato di attuazione degli interventi in tutta la Regione per la prevenzione del rischio idraulico ed idrogeologico.

Con la legge regionale 35/2011, che ha permesso di accelerare le procedure, sono state monitorate 136 opere per un totale di 260 milioni di euro, di cui 234 regionali. Ad oggi 106 sono ancora in fase di monitoraggio per un totale di 227 milioni ( di cui 206 regionali) e 30 sono concluse per un totale di 31,5 milioni (28,5 regionali). La Regione ha predisposto 16 atti di diffida (75 milioni di euro) nei confronti di vari enti per i ritardi, con commissariamenti per Figline Valdarno ed i Renai, per il Carrione ed il Magra.

Per quanto riguarda il Piano post evento 2012 Bramerini ha fatto il punto sui 337 interventi finanziati (113 milioni): 194 risultano conclusi (34 milioni), 108 interventi sono in corso (45,5 milioni), 8 interventi sono in fase di gara (4,5 milioni) e 27 ancora in fase di progettazione (28,7 milioni).

Per quanto riguarda il Documento annuale 2014 risulta che dei 135 interventi finanziati, sono stati avviati i lavori per 58 interventi (17,5 milioni), mentre per 24 (10 milioni) si concluderà a breve la progettazione e si avvieranno i lavori entro novembre. I restanti lavori, per circa 29 milioni, sono in fase di gara, che si dovrebbe concludere entro il prossimo mese.

Lo stato di attuazione de’accordo tra Regione e Ministero dell’Ambiente del 3 novembre 2010 registra 88 interventi finanziati dei 91 previsti, per 85 milioni di euro. Ad oggi risultano conclusi 32 interventi per circa 20 milioni di euro, con i lavori  in corso 35 interventi (38 milioni) ed in fase finale di progettazione 21 interventi (28 milioni). “Lo Stato ha trasferito le risorse in varie tranche – ha precisato Bramerini – Oggi mancano ancora circa 15 dei 60 milioni. E’ stato impossibile avviare subito tutti i lavori”.

Sul fronte dei contributi finanziari per chi ha subito danni, l’assessore ha precisato che non è stato possibile aumentare il valore Isee di riferimento per il contributo di solidarietà. “Le norme in vigore prevedono l’assegnazione di risorse in prima battuta a favore degli enti locali per coprire le spese di soccorso e le somme urgenza – ha rilevato l’assessore – Per quanto riguarda i privati e le famiglie si rimanda a specifici provvedimenti legislativi. Questo, di fatto, ha prodotto disparità di trattamento tra cittadini ed imprese”. Bramerini ha ricordato che la legge di stabilità del 2012 prevedeva il riconoscimento dei danni al solo patrimonio pubblico e solo un intervento del presidente Rossi ha permesso di destinare il 25% delle risorse anche ai privati (cittadini e imprese, ma solo quelle extragricole), solo per investimenti e non per le scorte. Per le imprese agricole la Regione è intervenuta con 6 milioni attivati con bando della provincia di Grosseto, su cui le imprese hannno dovuto pagare l’Iva.

L’assessore ha concluso la sua comunicazione ricordando che la Regione, a partire dal 2012, ha prodotto quattro norme specifiche per far fronte alle prime necessità dei nuclei familiari, stanziando oltre 9 milioni di euro destinati ai nuclei con meno di 36.000 euro di Isee. “Sicuramente ha affermato - non lasceremo sole le popolazioni colpite da questo tragico evento”

Fonte: Toscana Consiglio Regionale

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