Piano Interprovinciale dei rifiuti, lettera-appello contro la realizzazione di una discarica di amianto nell'ex Cava di Paterno

foto di archivio

Lettera-appello del Comitato Coordinatore dei Soggetti promotori della Petizione per la richiesta della cancellazione da Piano Interprovinciale dei rifiuti di Firenze Prato Pistoia di ogni riferimento alla realizzazione nella ex Cava di Paterno di una discarica e della sua sollecita bonifica rivolta ai cittadini coinvolti nell’area di riferimento.

 

Cari Amici,

Vi trasmetto in allegato, a nome del Comitato coordinatore dei Soggetti promotori della Petizione al Presidente della Regione e altre Autorità, il modulo per la raccolta delle firme. Con questa Petizione i Promotori chiedono, tra l’altro, sia la cancellazione dal Piano Interprovinciale dei rifiuti Firenze Prato Pistoia di ogni riferimento alla realizzazione nella ex Cava di Paterno di una discarica contenente amianto; sia, poiché nel frattempo questa area è già stata abusivamente adibita a discarica di materiali contenenti metalli pesanti pericolosi e idrocarburi, la sua sollecita bonifica.

 Vi prego di trasmettere la petizione per posta elettronica o in qualsiasi altro modo al maggior numero possibile di persone, di firmarla e di farla firmare, perché la situazione, malgrado le tranquillizzanti dichiarazioni diffuse, appare in realtà molto grave. Nella ex cava è stata infatti abusivamente scaricata una ingente quantità di rifiuti non urbani (polveri derivanti da residui di attività industriali e presumibilmente da fanghi provenienti dalle concerie di Santa Croce).

             Le analisi effettuate in questi ultimi mesi su campioni raccolti dall'Arpat, relativi a una minima parte del materiale scaricato, hanno accertato la presenza di metalli pericolosi per la salute umana (cromo, cromo esavalente, nichel, piombo, rame, vanadio, zinco) in percentuali superiori (in un caso addirittura di 25 volte!) al massimo consentito dal Testo Unico sull'ambiente.

             Questi metalli pericolosi, per i quali sussiste il divieto di immissione nelle acque superficiali e sotterranee, si trovano a confine con il torrente Carzola, affuente della Carza e quindi della Sieve, nei cui sedimenti in alveo si depositano in caso di piogge.

 La roccia sulla quale insiste la cava di Paterno è calcarea, profondamente fratturata e altamente permeabile; inoltre nelle immediate vicinanze si hanno evidenze geomorfologiche di carsismo, che per normativa statale escludono che vi si possa installare una discarica di qualsiasi tipo. Il rischio di inquinare le acque sotterranee, che poi si riversano in massima parte su Sesto Fiorentino,è elevatissimo.

             In definitiva, la discarica abusiva di Paterno costituisce un oggettivo pericolo, in parte già attuale, di inquinamento delle acque sotterranee e superficiali che riforniscono di acqua potabile la valle del Mugello, i Comuni di Firenze e Sesto Fiorentino e quelli contigui. 

             Bisogna quindi impedire che l’area della cava sia adibita anche ufficialmente a discarica! Bisogna modificare a questo scopo il Piano Interprovinciale dei rifiuti di Firenze Prato Pistoia! E' necessaria l'urgente messa in sicurezza e bonifica dell'area!

             DOBBIAMO TUTELARE LA SALUTE DEI NOSTRI FIGLI, DEI NOSTRI NIPOTI E NOSTRA!

             FIRMATE E FATE FIRMARE AL MAGGIOR NUMERO POSSIBILE DI PERSONE, CURANDO LA RACCOLTA E LA CONSEGNA DEI FOGLI CON LE FIRME.

              Grazie

Prof.  Armando Mannino

(Comitato Coordinatore dei Soggetti Promotori)

 

Fonte: Comitato Coordinatore dei Soggetti Promotori

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