'Vendevano' una connazionale, due arresti per sfruttamento della prostituzione. Si tratterebbe di una banda che reclutava ragazze dell'est

CSIKOS Ervin e SUHA Zsolt

I carabinieri di Pisa hanno arrestato stamani due ungheresi di 39 e 36 anni con l'accusa di sfruttamento della prostituzione nei confronti di una connazionale venticinquenne. I tre stranieri erano giunti a Pisa circa due settimane fa e la donna si prostituiva lungo l'Aurelia, dove veniva accompagnata direttamente dai connazionali che gestivano i suoi incassi.

Al momento dell'arresto in tasca a uno dei due ungheresi arrestati è stata trovata anche la ricevuta bancaria di un bonifico effettuato verso una banca ungherese per una somma complessiva di circa 30 mila euro che, secondo i militari, sarebbe il provento dell'attività illecita.

Gli arrestati, CSIKOS Ervin (cl.1980) e SUHA Zsolt (cl.1978), entrambi senza fissa dimora in Italia, sono stati associati alla Casa Circondariale “Don Bosco”.

Si tratterebbe, secondo quanto emerso, di una vera e propria banda particolarmente attiva nello sfruttamento di giovanissime connazionali che reclutavano in patria nelle aree di etnia rom. L'indagine, condotta con tempistica rapida, è stata diretta dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Pisa, dr.ssa Lidya Pagnini, che ha svelato una triste storia di emarginazione e costrizione cui le vittime erano sottoposte per sostenere le famiglie di origine in Ungheria.

La rete organizzativa dell’illecita attività contestata agli arrestati si è rivelata ben collaudata ed efficiente: infatti le prostitute venivano alloggiate in una struttura ricettiva in Torre del Lago (LU) lontano da occhi “indiscreti”, accompagnate sulla SS1 Aurelia nei luoghi preposti all’attività di meretricio (individuati in Pisa durante l’arco diurno ed in Migliarino Pisano durante l’arco serale-notturno) e sottoposte a capillare controllo attraverso mirati passaggi e stazionamenti nei pressi dei luoghi di prostituzione.

Le ragazze, di età compresa tra i 22 e 25 anni, venivano approvvigionate di tutto il necessario per vivere e prostituirsi: profilattici, salviette umidificate, creme lenitive intime, biancheria intima sexy, perfino un piccolo prontuario contenente le frasi tradotte in italiano da dire ai clienti e un tariffario delle varie prestazioni, che partivano da 50 euro a salire.

L’attività d’indagine appena conclusa dai militari ha avuto origine da alcuni controlli effettuati su strada dalle FF.OO., dai quali emergeva l’insolita presenza di ragazze ungheresi lungo l’arteria statale Aurelia, permettendo poi di svelare, grazie ai pedinamenti ed ai lunghi appostamenti, un “mondo” fatto di spregiudicati sfruttatori, di giovani ragazze, alcune delle quali già madri.

All’esito del blitz, scattato nella giornata di ieri 23 ottobre, sono stati sequestrati contanti per circa 900,00 euro, una distinta bancaria di un conto corrente Unicredit intestato ad uno degli arrestati, l’autovettura utilizzata come “taxi” per trasferire e riprendere le ragazze dai luoghi di “lavoro”.

Fonte: Carabinieri di Pisa

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