Intervista con Lorella Mancini, allenatore della Toscana Atletica Empoli Nissan Brogi e Collitorti, sulla preparazione degli atleti della categoria Assoluti nei periodi in cui non ci sono gare.
Innanzitutto, come viene svolta l’attività di preparazione?
Vorrei partire dal principio che ogni categoria, dunque ogni età, svolge la propria preparazione in maniera diversa. In realtà, tale differenza si manifesta anche nelle diverse discipline, nel senso che, ovviamente, un saltatore o un lanciatore non svolgeranno lo stesso tipo di preparazione di un velocista. Il potenziamento generale è comunque molto importante. L’atletica in cui si rinforzano solo le gambe non esiste. Il nostro è uno sport completo, in cui tutto il corpo deve essere equilibrato.
Altre differenziazioni si fanno poi in base alle vicende individuali degli atleti: la disponibilità in termini di tempo per chi studia o lavora, e, ovviamente, la prestazione personale.
Perché tale preparazione è funzionale alla stagione?
E’ fondamentale svolgere una buona preparazione perché si tratta di preparare il terreno per i futuri impegni nelle gare. Inizialmente si lavora più sulla resistenza e sulla forza, poi, con l’approssimarsi delle gare, si passa più alla tecnica.
Come può essere suddivisa la stagione di un atleta?
Abbiamo, per così dire, una doppia periodizzazione, nel senso che da Ottobre a Dicembre c’è la preparazione, a Gennaio e Febbraio le gare indoor, tra Marzo e Aprile, nuovamente preparazione, tra Maggio e Luglio le gare all’aperto, e a Settembre ancora gare. Agosto è un mese in cui l’allenamento è importante, ma viene fatto, giocoforza, a seconda delle disponibilità.
Un tecnico può già prevedere la stagione di un atleta in base alla preparazione?
Tendenzialmente sì. Un tecnico conosce i propri atleti e la propria disciplina, pertanto, grosso modo, spesso, riesce a capire già dalla preparazione quali potranno essere le aspettative per la stagione.
Fonte: Ufficio Stampa
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