Cappella Badioli, un esempio di Liberty

L'ingresso della cappella

Forse non tutti lo sanno, ma anche Montemurlo ha un esempio d'architettura “liberty” sul proprio territorio. A custodire questo piccolo gioiello è il cimitero di Rocca, dove si trova la Cappella Badioli, restaurata nel 2007 dall'amministrazione comunale ed affidata, come previsto dal lascito testamentario di Iole Badioli, (ultima erede della facoltosa famiglia proprietaria della Rocca), alle cure delle suore “Ancelle del sacro cuore di Gesù” di Montemurlo. A fare questa bella scoperta è stato l'architetto Federico Tassi del Comune di Montemurlo, che alla piccola cappella ha dedicato uno studio approfondito. “Nel 2007 il Comune ha provveduto al restauro del chiesino ( di fianco alla Cappella della Luce) che versava in un cattivo stato di manutenzione, ma non sapevamo molto di questa struttura. Così sono partiti i miei studi, che hanno messo in luce elementi interessanti, che ci hanno permesso di inquadrarne meglio il valore storico-artistico”, spiega Federico Tassi. La cappella risale al 1906 e, come riportano nei documenti d'archivio, la costruzione fu affidata dalla famiglia Badioli- Gherardi all'ingegner Pilo Becherucci, uno dei massimi esponenti dello stile Liberty nella nostra zona. Ad esempio, è sua la progettazione della Galleria Vittorio Emanuele a Pistoia. La piccola cappella è un esempio emblematico del liberty, perché - come continua Tassi- “prende a modello un classico e lo reinterpreta in chiave moderna ed innovativa”. Gli elementi architettonici della facciata richiamano, infatti, la struttura di un tempio greco, mentre il portale è di stile neo-medievale, come ritroviamo nel villino Pacini di Pistoia (1909); semplice ed essenziale la struttura interna che accoglie le spoglie delle famiglie Badioli -Gherardi.

“Lo studio di Tassi è prima di tutto un invito a vivere ed osservare il territorio attivamente e con consapevolezza. -sottolinea il sindaco, Mauro Lorenzini - Poi ci offre la possibilità di rinnovare l'interesse su una famiglia montemurlese di rilievo, i Gherardi – Badioli, proprietari al tempo della Rocca, e su un bene di grande importanza per la nostra comunità, come il cimitero comunale, a cui questa amministrazione ha rivolto negli ultimi anni la propria attenzione, concentrandovi un notevole numero di interventi di miglioramento”. In questi giorni di festività, tutti i montemurlesi che si recheranno in visita al cimitero di Rocca potranno dunque, scoprire attraverso la Cappella Badioli, un altro pezzo della loro storia. Un territorio straordinario che ha ospitato personaggi del calibro di Cristiano Banti e Umberto Brunelleschi e che oggi fa conoscere un altro piccolo gioiello del suo passato. Lo studio di Tassi, che ha dato vita ad una pubblicazione, edita dal Comune, che sarà presentato durante la Festa dell'olio 2014 in programma da sabato 8 novembre.

Fonte: Comune di Montemurlo - ufficio stampa

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