Università, al via la cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico

L'inaugurazione del nuovo anno accademico

L'inaugurazione del nuovo anno accademico

«Ringraziamo il rettore Alberto Tesi per questi anni di attività. Sono stati anni difficili ma lui e la sua squadra di governo hanno saputo traghettare l’università in acque difficili e renderla solida, capace di affrontare tempi complessi».
Lo ha detto la vicesindaca e assessora all’università e alla ricerca Cristina Giachi nel suo intervento, questa mattina nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, per l’inaugurazione dell’anno accademico dell’università di Firenze.
«Importante – ha aggiunto la vicesindaca – è stato anche il lavoro svolto per integrare la presenza dell'ateneo nella città: tante sono le iniziative diventate tradizioni, come ‘Firenze cum laude’, il ‘benvenuto alle matricole’ e le conferenze della domenica, che hanno permesso molti cittadini di varcare per la prima volta le soglie del rettorato, in San Marco».

«Oggi viviamo un tempo che richiede il coraggio del merito, della conoscenza – ha proseguito Cristina Giachi – sono momenti difficili che chiedono profondità di giudizio e di valutazione. La trappole nelle quali è più facile cadere sono quelle dell’approssimazione, della valutazione superficiale. Ce lo dimostrano anche le strumentalizzazioni ideologiche di questi giorni».

«Professori e studenti, invece – ha concluso – hanno il compito di coltivare il ‘coraggio della profondità’ e della conoscenza. I docenti perfezionano la costituzione della capacità critica degli individui e con loro si compie quella costruzione della libertà degli individui che si avvia nel percorso scolastico.
Dall’università escono e debbono uscire cittadini capaci di guidare la collettività, soprattutto in tempi come questi. L’università è il luogo dove far maturare questo coraggio e noi tutti dobbiamo lavorare per favorire le condizioni perché ciò possa avvenire. Non c’è nessuna libertà possibile senza lo strumento della capacità critica e, quindi, della conoscenza».

La prolusione è stata tenuta da Giampiero Nigro (dipartimento di scienze per l’economia e l’impresa) sul tema “Alle origini del ‘fattore Italia’: lavoro e produzione nelle botteghe fiorentine del Rinascimento”.

Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa

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