E' successo domenica 26 Ottobre 2014
in località Ambra ( Ar ).
Uno degli animali accuditi dai volontari dell'associazione animalista Agripunk è stato ferito da una freccia scagliata da una persona ancora da identificare.
L'animale che ha subito l'attacco è una maialina di nome Coco.
I ragazzi che seguono gli ospiti a 4 zampe recuperati da altre associazioni o da privati verso le 17:00 , vista la bella giornata, hanno aperto le porte del recinto dove dormono al riparo gli animali e li hanno fatti uscire per qualche ora di libertà , permettendogli di correre nei 26 ettari di terreno dentro il quale è situata la struttura.
Non vedendo tornare Coco l'hanno chiamata molte volte fino a quando l'hanno trovata con un fianco e una zampa completamente insanguinati, con una cuspide infilata nella spalla.
I volontari hanno subito chiamato i veterinari che sono corsi sul posto per medicare Coco estraendole l'oggetto appuntito dalla spalla insanguinata.
Del fatto sono stati subito informati la Polizia (alla quale è stata fatta la denuncia), le Asl di Arezzo e Valdarno, la Polizia Provinciale e da qualche giorno anche la Polizia Municipale e il Sindaco di Bucine al quale come privati cittadini del suo Comune, l'associazione AGRIPUNK come Venus in Fur e come I-CARE ha chiesto che venga inequivocabilmente revocato il permesso di cacciare nella zona delimitata dalla proprietà del Podere L'Isola che sta per acquistare e della quale ha già l'utilizzo.
La maialina Coco per fortuna si è ripresa grazie alle cure veterinarie.
Rimane adesso l'indignazione per un gesto così deplorevole compiuto da un disumano ancora da identificare.
E' veramente squallido che ci siano "persone" armate che si aggirano nella natura per ferirne i suoi abitanti o per fare del male ad animali di proprietà altrui, qualsiasi sia la motivazione che li spinge a farlo.
Non ci sono scuse per quanto è accaduto.
Chi ha compiuto questo gesto vile , sicuramente una persona malvissuta ed eticamente povera, merita solo di essere punito in maniera esemplare.
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Tutti i dettagli della triste vicenda li trovate sul sito dell'associazione cliccando QUI.
Carmen Luciano