Il Tartufo Bianco delle Crete Senesi a “Sì Viaggiare” di Rai2

La giornalista di Rai2 Bruna Fattenotte mentre intervista il presidente dell'Associazione Tartufai Senesi, Paolo Valdambrini

  Domani, venerdì 21 novembre, andrà in onda su Rai2 il primo dei servizi girati da “Sì Viaggiare” durante la Mostra Mercato del tartufo Bianco delle Crete Senesi a San Giovanni d’Asso.

Il servizio dell’inviata Bruna Fattenotte mostrerà alcune fasi della “cerca” con il presidente della ‘Associazione Tartufai Senesi, Paolo Valdambrini, la festa di San Giovanni d’Asso e proporrà un’intervista al neo presidente dell’Associazione Nazionale Città del Tartufo, Michele Boscagli.

“Sì Viaggiare” è una rubrica del Tg2 dedicata al turismo che va in onda il venerdì alle 13,45 (dopo il Tg) e in replica il sabato sera, dopo la mezzanotte. Il servizio sarà visibile anche sul sito Internet del Tg2 alla pagina dedica a “Sì Viaggiare”.

Nelle prossime settimane andrà in onda un altro servizio, sempre a cura di Bruna Fattenotte, dedicato a Montisi (comune di San Giovanni d’Asso) e Petroio (comune di Trequanda). Le troupe della Rai sono entrate nella Grancia di Montisi, l’unica ad aver conservato la sua vocazione agricola fra le grandi fattorie fortificate che approvvigionavano l’antico “Spedale Santa Maria della Scala” che a Siena accoglieva i pellegrini sulla via Francigena.

Si racconta, tra le altre cose, la storia della sua torre abbattuta dai tedeschi durante la ritirata nella Seconda Guerra mondiale. Era la copia in scala ridotta (35 metri di altezza) della Torre del Mangia, un tesoro perduto e mai più recuperato.

“Sì Viaggiare” si è poi spostato a Petroio per raccontare la storia di questo borgo, dove per secoli si è praticata l’arte delle produzioni in terracotta (orci, ziri, vasellame, statuine e tanto altro) con fornaci alimentate a legna. Ogni angolo del paese ricorda questa lunga storia e le telecamere del Tg2 hanno ripreso i tanti particolari (balconi, grondaie, comignoli) che a Petroio sono ancora oggi in terracotta, fino ad entrare nel museo dedicato a questi originali manufatti che rappresentavano l’eccellenza del territorio.

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