Strade più sicure e meno rumorose grazie al progetto 'Leopoldo', unico a livello nazionale

Si conclude “Leopoldo”, progetto nato dalla collaborazione tra il Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale dell’Università di Pisa, la regione Toscana, l’ARPAT e tutte le dieci provincie della regione, il quale ha dato come risultato la scrittura di linee guida, inserite nel Bollettino ufficiale della regione Toscana, con lo scopo di potenziare la sicurezza stradale tramite l’impiego di materiali innovativi e più adatti alle caratteristiche peculiari del territorio.

Il fatto che le strade toscane non siano tra le più sicure non è una novità. I difetti infrastrutturali sono la causa del 30% degli incidenti stradali, nonché dei guasti causati alle auto circolanti, i quali si traducono in alti costi di manutenzione per l’automobilista e nella maggior instabilità di guida, in particolar modo se si viaggia su auto “anziane” e non dotate dei nuovi sistemi di sicurezza, caso in cui è consigliabile cambiare autoveicolo usufruendo dei nuovi servizi online di ultima generazione che permettono di vendere auto usate senza pericolo di truffa.

Massimo Losa, professore dell’Università di Pisa e responsabile scientifico dello studio, accanto all’ottimizzazione della sicurezza stradale ha posto tra gli obiettivi “l’abbattimento dell'inquinamento acustico causato dal traffico dei veicoli sulle pavimentazioni bituminose tradizionali e, non ultimo, un maggiore comfort di marcia degli automobilisti”.

Il progetto, durato cinque anni e definito “raro a livello internazionale”, ha previsto inizialmente una serie di indagini su dieci siti sperimentali, uno per ogni provincia partecipante, e la preparazione di miscele da predisporre su sei siti di studio, successivamente monitorati e controllati a cadenza regolare, al fine di confrontare le diverse risposte a seconda del tipo di miscela utilizzato.

Nella preparazione delle miscele sono stati utilizzati solo materiali ecocompatibili e riciclati e le pavimentazioni realizzate, al contrario delle classiche pavimentazioni fonoassorbenti, di natura molto porose e quindi più fragili, possiedono una consistenza molto più resistente e duratura nel tempo, ma ugualmente in grado di limitare il rumore.

Con questa iniziativa, insieme ad altre già in corso, si auspica che l’impegno toscano per la sicurezza dei propri automobilisti possa fare da modello per la messa in atto di miglioramenti capillari a livello nazionale del tessuto stradale.

Fonte: Informazione Pubblicitaria

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