Unione Sindacale di Base: "Adesso Palazzo Vecchio vuole riportarci a zero anche sui diritti"

Nel pomeriggio di ieri, venerdì 28 novembre, è ripreso il confronto fra le Rappresentanze Sindacali e l’Amministrazione Comunale di Firenze sul Contratto Decentrato. Così spiega una nota dell'Unione Sindacale di Base.

Dall’analisi del testo, al di là di alcuni passi avanti, è emerso con chiarezza che le risorse del fondo risultano sempre essere insufficienti per dare alcune minime risposte da un punto di vista salariale al personale dell’Ente, che in questi anni ha subito una forte perdita economica con la cancellazione di quasi tutti gli istituti del salario accessorio. Infatti ormai la stragrande maggioranza del personale è ridotta al minimo tabellare previsto dal Contratto Nazionale, contratto scaduto peraltro nel 2009.

Ma come se questo non bastasse l’Amministrazione ha chiesto questo pomeriggio di azzerare anche tutti gli accordi sulla parte normativa siano essi generali che di settore. Questo significherebbe cancellare del tutto le norme che regolano il quotidiano rapporto di lavoro, quindi anche la vita di oltre 4.000 dipendenti, significa tanto per esemplificare, cancellare l’accordo sulla tipologia degli orari di lavoro,sulla flessibilità, sui buoni pasto, sui carichi di lavoro di settore ecc… insomma dare mano libera all’Amministrazione nella gestione non contrattata del nostro di lavoro

Quindi una prima iniezione di Jobs Act nel Comune di Firenze, che ha dato i natali politici all’attuale Capo del Governo.

La reazione di parte sindacale è stata per il momento unanime nel condannare e respingere le richieste dell’Amministrazione, ma lo sdegno non basta.

Occorre rilanciare da subito la mobilitazione di tutti i lavoratori, perché qui ed ora è in gioco non solo il nostro salario per altro fortemente decurtato, ma l’esigibilità dei diritti conquistati faticosamente negli anni.

Fonte: USB Firenze

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