SEL sul centro di ricerca del Padule di Fucecchio: "Le istituzioni lo salvino"

La Federazione di Sinistra Ecologia e Libertà della Provincia di Pistoia esprime preoccupazione per la situazione del Centro di Ricerca, Promozione e Documentazione del Padule di Fucecchio.

Va ricordato che il Padule di Fucecchio è l’unico specchio palustre d’acqua dolce di un certo rilievo presente nell’Italia Centro Meridionale. Il cratere palustre costituisce un unicum con l’adiacente area naturalistica costituita dal Bosco di Chiusi, dalla Paduletta del Ramone e dal Bosco di Brugnana ed è connesso con il vicino Lago di Sibolla ubicato nel territorio del Comune di Altopascio, le cui acque vengono poi a immettersi nel Padule di stesso.

Nell’ultimo ventennio il Centro di Ricerca, Promozione e Documentazione del Padule di Fucecchio, ONLUS con consiglio di amministrazione di nove membri di cui 5 nominati dalla Provincia di Pistoia e dai comuni aderenti e quattro da associazioni, ha svolto un ruolo rilevante a tutela dell’ambiente ottenendo importanti riconoscimenti scientifici per i risultati ottenuti; gli uccelli presenti nell’area sono aumentati notevolmente quanto al numero e si sono aggiunte nuove specie che venti anni fa avevano abbandonato l’Area.

Il Centro ha gestito inoltre due riserve naturali una delle quali (“Le Morette”) di proprietà della Provincia di Pistoia.

Attualmente si sono verificati dei fatti che fanno temere per il Centro e per la tutela dell'Area; prima la Provincia di Pistoia ha ridotto la superficie dell’Oasi di Protezione “Brugnana-Ramone-Chiusi”,  poi ha comunicato che, per il 2015, non contribuirà più al finanziamento del Centro. Inoltre i comuni di Larciano, Ponte Buggianese e Lamporecchio hanno rotto, ciascuno per proprio conto, il rapporto associativo con il centro.

Ci auspichiamo che la Regione Toscana, la Provincia di Pistoia, la Provincia di Firenze e tutti i comuni prospicienti l’area palustre, s’impegnino per salvare il Centro di Promozione, Ricerca e Documentazione del Padule e per salvaguardare l’area naturalistica. Si rammenta che il Centro ha svolto un ruolo imparziale perché non è portatore d’interessi confliggenti con quelli pubblici.

La morte del Centro potrebbe provocare peraltro l’entrata in campo di soggetti portatori d’interessi privati, rispetto ai quali non v'è garanzia alcuna del perseguimento del bene comune, per cui come federazione ci batteremo per la difesa del centro, assieme a tutti i nostri amministratori.

Per Sinistra Ecologia e Libertà, il coordinatore provinciale, Francesco Romano Natali

Francesco Romano Natali, coordinatore provinciale SEL Pistoia

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