Pirelli sempre più vicina a Bekaert, lavoratori in sciopero

I Segretari Provinciali di Fim, Fiom e Uilm, Alessandro Beccastrini, Daniele Calosi, Davide Materazzi hanno diffuso questo comunicato sulla situazione della Pirelli.

Si è svolto oggi presso il Ministero dello Sviluppo Economico l'incontro relativo alla cessione da parte del Gruppo Pirelli, del Business Unit Steel Cord.

Mentre a Figline tutti i lavoratori in sciopero presidiavano i cancelli dello stabilimento, al tavolo del MiSE, coordinato dal Dott.Castano, Responsabile ministeriale dell'Unità di Crisi, erano presenti i rappresentanti sindacali confederali e di categoria di Cgil Cisl e Uil, le RSU, l'Assessore Regionale Gianfranco Simoncini, il Presidente della Provincia Andrea Barducci ed una delegazione dell'azienda guidata dal Dott.Bracco.

I lavori sono iniziati con la richiesta di chiarimenti in merito ad eventuali nuove manifestazioni di interesse, ma Pirelli pur rivelando di aver ricevuto telefonate informali ha dichiarato che non le è pervenuta alcuna proposta concreta di acquisto e che domattina inizierà la trattativa finale esclusiva con Bekaert. Questa l'unica via che la multinazionale ritiene percorribile e che intende portare avanti, perché decisa a trattare con un partner industriale che possa garantirle qualità nelle future forniture di cordicella per i pneumatici. 

Le organizzazioni sindacali congiuntamente ai rappresentanti della Provincia di Firenze e della Regione Toscana, preso atto delle comunicazioni, hanno chiesto ai rappresentanti del gruppo Pirelli garanzie per i prossimi 5 anni in merito agli aspetti occupazionali, produttivi e commerciali per lo stabilimento valdarnese ed un confronto, da effettuarsi in sede istituzionale, sulle strategie industriali e di mercato con il soggetto individuato per l'acquisizione del B.U.S., ribadendo l'importanza di garantire un percorso che vada a potenziare l'attività attuale per assicurare un futuro industriale ai 400 lavoratori impiegati, anche in ragione della responsabilità sociale d'impresa, sancita dalla Costituzione, che Pirelli deve assumersi in quanto multinazionale italiana, nei confronti dei lavoratori di questo paese.

Dalla dirigenza sono arrivati segnali di chiusura e, dopo una pausa resasi necessaria per chiarire, alla luce delle posizioni emerse, le azioni da compiersi, l'azienda si è detta disposta a fornire garanzie per un periodo di 36 mesi ed ha precisato che la chiusura ufficiale della trattativa con Bekaert arriverà comunque solo dopo il pronunciamento dell'antitrust europeo, intento a verificare se vi sono le condizioni per l'acquisizione da parte del competitor.

Il confronto si è concluso con la richiesta ufficiale da parte del Governo di incontrare congiuntamente ed a breve termine, l'acquirente ed il cedente, assieme alle istituzioni, per capire quali siano le intenzioni della multinazionale belga e successivamente di riconvocare il tavolo assieme a Cgil, Cisl e Uil.

Le organizzazioni sindacali giudicano insufficiente la proposta dei 3 anni poiché non consentirebbero l'attuazione di un piano industriale credibile da parte del nuovo acquirente, ma si sono rese disponibili a presentarsi al tavolo della trattativa con entrambi i soggetti commerciali, ed in quella sede chiederanno garanzie che rispondano a strategie coerenti con l'allocazione dei volumi nei siti dell'attuale Business Unit Steelcord e con la loro qualità, necessarie a dare continuità al futuro dello stabilimento. A Figline intanto lo sciopero prosegue.

Fonte: I Segretari Provinciali di Fim, Fiom e Uilm, Alessandro Beccastrini, Daniele Calosi, Davide Materazzi

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