Profughi ospitati, il PD: "La nostra richiesta di lavorare è volontaria e gratutita"


Occorre fare chiarezza in merito a quanto riportato sui mezzi di informazione nei giorni scorsi sulla vicenda del gruppo di profughi che sono ospitati a San Miniato, onde evitare fraintendimenti o rappresentare un quadro della realtà che rischia soltanto di alimentare micce pericolose di intolleranza e razzismo.

Il gruppo di profughi (una quindicina in tutto) sono ospitati in piazza XX settembre presso strutture di proprietà della ASL 11, soluzione che è frutto della collaborazione tra l’azienda sanitaria e la Misericordia di Empoli, che è l’associazione che di fatto gestisce direttamente i profughi.

Tutto rientra all’interno della cosiddetta operazione “Mare Nostrum”, sotto la supervisione del Ministero degli Interni.

Nei mesi scorsi l’amministrazione comunale di San Miniato ha pensato bene di proporre al gruppo di profughi di contribuire a mantenere il decoro della città di San Miniato (e pure di altre frazioni), che li ha accolti, chiedendo di aderire su base volontaria ad alcune attività di spazzamento per le vie del centro storico.

A nostro avviso si tratta di una soluzione intelligente che permette l’integrazione tra due dimensioni: quella della necessaria accoglienza e quella della funzione sociale del lavoro, una soluzione che ha permesso a molte di queste persone di sentirsi maggiormente integrate e che ha suscitato nella cittadinanza un sentimento positivo di apertura.

Non c’è adesso nessuna tracotanza da parte degli immigrati che si rifiutano di lavorare, nessuno che ha deciso di incrociare le braccia, proprio perchè l’adesione a questo tipo di progetto è sempre stata su base volontaria e gratuita. Nè il comune di San Miniato, nè gli altri enti coinvolti, hanno mai provveduto a corrispondere alcun tipo di indennità a queste persone in cambio del loro impegno, nè lo faranno in futuro.

Non c’è quindi niente da negare o da togliere, perchè niente è stato mai dato o pattuito, nè c’è nessuno che si trovi sotto ricatto, tantomeno il comune o le associazioni coinvolte.

Ci auguriamo comunque che questo tipo di esperienza possa continuare perchè ha dimostrato di dare i suoi frutti in questi mesi e siamo certi che l’opera di dialogo da parte dell’amministrazione comunale e degli operatori sociali continuerà nelle prossime settimane e riuscirà a ricomporre la situazione.

La nostra terra, la nostra regione, è terra di accoglienza e di virtù, all’avanguardia sui temi dell’integrazione pacifica, e non abbiamo bisogno di sterili polemiche che soffiano sul fuoco della paura del diverso in tempi di crisi.

Su questo terreno non siamo disposti ad arretrare e a cedere all’ignoranza.

La nostra cultura politica, che è cultura di governo della regione e di tante amministrazioni locali ci impone di riuscire a coniugare le parole sicurezza e legalità con quelle di solidarietà, accoglienza e integrazione, senza cercare scorciatoie di comodo che alla lunga non pagano.

 

 

 

Francesco Lupi, segretario unione comunale PD di San Miniato

Tutte le notizie di San Miniato

<< Indietro
torna a inizio pagina