Complesso di Sant'Apollonia, Studenti di Sinistra invitano ad un assemblea pubblica per capirne il destino

L'auditorium di Sant'Apollonia (foto d'archivio)

Sono giorni frenetici per il destino del complesso di S.Apollonia. Sembra, infatti, che il progetto di acquisizione dell'immobile da parte della Regione per farne degli uffici sia inarrestabile, nonostante le disponibilità degli stessi Assessori regionali in gioco, ovvero Cultura e Istruzione, a rimettere in discussione il progetto. Appurato che una possibilità di convergenza esiste tra gli intenti degli assessorati, l'interesse del DSU e le necessità degli studenti che quotidianamente vivono le sedi del centro, e considerato che ancora manca la firma definitiva al progetto di destinazione degli spazi agli uffici delle Fondazioni, chiediamo un incontro pubblico e aperto a tutti i soggetti interessati (Regione, DSU, studenti, residenti,Università, ISIA) prima dell'approvazione definitiva per discutere in modo costruttivo sul futuro di quel luogo. Sarebbe sbagliato, secondo noi, rimandare ad un futuro incerto la ridefinizione delle destinazioni, almeno finché esiste la possibilità di intervenire a priori oggi.

Abbiamo quindi deciso di invitare il Presidente Rossi, gli Assessori Bobbio Nocentini, i dirigenti dell'ARDSU e il Rettore Tesi, presidenti e direttori dell'ISIA, del Conservatorio Cherubini e dell'Accademia delle Belle Arti ad un'assemblea pubblica da tenersi sabato 14 febbraio alle ore 16.00 all'interno dello stesso complesso di S.Apollonia. Crediamo che in un momento di ripensamento totale dell'assetto della città di Firenze (si veda ad esempio la "questione piana di Sesto") le Istituzioni debbano essere sinceramente aperte ad un dialogo con la cittadinanza, che è interessata e propositiva, con l'obiettivo di rispondere il più possibile alle esigenze di tutti.

L'appello

Fin da quando, il 23 maggio 2014, La Polveriera ha aperto gli spazi di Sant'Apollonia, le istituzioni hanno preso subito una posizione chiara: questi locali dovevano rimanere chiusi. Di fatti la linea scelta a caldo dal DSU è stata di sigillare l'ingresso con qualche trave improvvisata e niente più. Allora, come nel decennio precedente, i rapporti col DSU erano praticamente inesistenti. I collettivi universitari per anni hanno portato avanti la vertenza sul plesso di Sant'Apollonia, sia sul servizio della mensa, sia sullo stato di abbandono dell'intero chiostro ma tutto ciò che è stato ottenuto è stato rendersi conto della disarmante incapacità per le istituzioni di concepire un progetto concreto che potesse avere come finalità la rinascita di questo luogo. Le motivazioni di allora sono le medesime del presente: un servizio di ristorazione funzionale, la necessità di aule studio a disposizione degli studenti e la riqualificazione di un patrimonio culturale abbandonato a se stesso.

Le uniche risposte ci sono state solo negli ultimi anni: il cambio di appalto gestionale della mensa con relativa ristrutturazione dei locali interessati, che ha causato grossi disagi al servizio per almeno un anno intero e proponendo un risultato che di migliorativo ha poco o nulla, e l'apertura di una misera aula studio al piano terra riempita con una trentina di sedie. In breve, un vero dialogo, se non limitato tramite le rappresentanze studentesche, non c'è mai stato fino all'apertura di questi spazi. Passando all'azione, abbiamo pensato che la soluzione migliore fosse mettere le istituzioni davanti al fatto compiuto: La Polveriera è aperta e si adopera dove voi finora non avete potuto e voluto. All'inizio dello scorso ottobre abbiamo inviato una mail alle personalità che ritenevamo dovessero interessarsi alla situazione di Sant'Apollonia per intavolare insieme un dialogo.

I destinatari sono stati: il direttore del DSU, il presidente della Regione Toscana, il rettore dell'Ateneo fiorentino e il presidente del comitato di quartiere Q1. Fra il silenzio del rettore e la lavata di mani del presidente del comitato di quartiere, che letteralmente ha dichiarato di non essere “il soggetto deputato ad intervenire”, dopo un mese abbiamo ricevuto una risposta dall'assessorato all'istruzione in cui, sollecitato dalla segreteria della presidenza della Regione, si chiedeva un incontro con l'Assemblea occupante.

Fra convocazioni, rinvii e incontri ufficiosi si è creato un dialogo che può essere riassunto nei seguenti punti: 1- il DSU ha intenzione di presentare un progetto di riqualifica del plesso alla Regione in modo tale da garantirsi il passaggio di proprietà dal Demanio; 2- la riqualifica consiste in un ampliamento della mensa, spostamento degli uffici DSU nel plesso, creazione di sportelli front-office per le relazioni con gli studenti, l'adeguamento di un locale ad aula studio e nell'eventualità di poter aver disponibile l'intero plesso (da notare bene: l'utilizzo degli spazi del plesso è spezzettato fra Regione, l'ex Circolo degli Ufficiali e la Fondazione Toscana Spettacolo) anche la creazione di alloggi studenteschi; 3- in tutto ciò la Polveriera non ha modo di esistere, né come realtà (in quanto non riconosciuta giuridicamente) né come spazio (in quanto da subito ci hanno comunicato che questi locali non godono dell'agibilità), quindi deve chiudere. Come atto di fiducia alla loro intenzione di iniziare seriamente questo progetto, l'Assemblea aveva deciso di chiudere temporaneamente le stanze al pubblico e collaborare al progetto a patto che si prendessero in considerazione alcune

Fonte: Assemblea per Sant'Apollonia

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