Tari, novità per i settori alimentari artigianali. Risparmi fino al 60% per panifici, pasticcerie e gelaterie

La conferenza sulla nuova Tari per i settori alimentari artigianali al CNA di Empoli


Ci sono importanti novità in arrivo sulla TARI di alcune attività. Dall’attività di studio condotta da CNA Empolese Valdelsa sono emerse alcune anomalie per i settori alimentari artigianali, che producono direttamente ciò che vendono, come panifici, pasticcerie, gelaterie, pizzerie a taglio. Attualmente queste attività sono classificate nelle categorie per le attività di commercio, 24 o 25, del Regolamento Tari, con una tassazione a mq. molto più alta della tassazione prevista per la categoria 21, che è quella delle attività artigianali.

Nella zona dell'Empolese Valdelsa tanti sono i panifici, le pasticcerie, le gelaterie e le altre attività che vendono solo ciò che producono e quindi possono accedere a questa riduzione. Inoltre, ci sono casi 'borderline', che possono comunque essere interessati da queste novità: se, ad esempio, una pizzeria vende, oltre ai prodotti propri, alcuni prodotti di terzi, come bottiglie di acque o altre bevande, questi vengono considerati irrisori rispetto alla produzione propria e quindi quest'attività può rientrare nelle categorie 20 o 21.

Se le attività dei settori alimentari artigianali fossero rimaste nella categoria 24, avrebbero pagato 18 euro al metro quadro oppure 12,61 euro al mq con lo sconto del 30% per essere stati 'virtuosi'. La categoria 25 prevede una quota di tassazione di 13,28 euro al mq oppure di 9,30 euro al mq con sconto. Con il passaggio alla categoria 20 o 21, il risparmio è notevole: la prima prevede una tassa di 3,29 euro al mq, considerato anche lo sconto del 30%, la seconda una di 3,37 euro al mq.

Grazie alla collaborazione tra CNA, Unione dei Comuni e Publiambiente, è stato possibile individuare un indirizzo più articolato per la loro classificazione, e queste attività potranno ora risparmiare sulla TARI fino al 60%.

In dettaglio:

a)      Le attività di produzione con superfici dedite alla produzione e al magazzino, superiori alla parte dedicata alla vendita saranno assimilate alla categoria 20 o 21 di cui al DPE 158/159

b)      Le attività di produzione con superfici dedite alla produzione e al magazzino, inferiori alla superficie di vendita ma con la vendita dei soli prodotti del proprio ciclo produttivo saranno assimilate alla categoria 20 o 21 di cui al DPE 158/159

c)       Le attività di produzione con superfici dedite alla produzione ed al magazzino uguali o coincidenti con la superficie di vendita per la determinazione della categoria di cui al DPR 158/99, dovranno certificare quanti corrispettivi derivano dalla vendita di beni prodotti in proprio e quanti dalla attività commerciale, inoltre Publiambiente potrà anche predisporre un sopralluogo ai fini della loro classificazione alle categorie 20, 21 , 24 o 25.

d)      In tutti gli altri casi verrà mantenuta la categoria, più onerosa, dell’attività commerciale.

Cna continuerà comunque la sua azione di studio e proposta anche per altre categorie dell’artigianato, proseguendo nel percorso di confronto e proficuo dialogo già avviato con le Amministrazioni Comunali e l’Azienda.

Per ogni ulteriore informazione e chiarimento rivolgersi a Elena Bardi Responsabile CNA Empolese Valdelsa 3395936487; Alba Di Marino Coordinatore CNA Empolese Valdelsa 3331359835; Angelo Fonsidituri Coordinatore CNA Empolese Valdelsa 3346724663.

 

Claudia Nieddu

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