Ricerca e innovazione, un premio per guardare al futuro: sette vincitori e quattro categorie

Parola d'ordine: attenzione alla ricerca e all'innovazione come motore di ogni impresa economica e dei servizi alla persona. Questa la forza del premio Impresa+Innovazione+Lavoro che ha riunito a Palazzo Bastogi la Toscana che guarda al futuro.

In Sala delle Feste i riflettori si sono accesi "su un mix vincente, la sinergia tra aziende e volontariato", come ha sottolineato il segretario questore dell'Ufficio di Presidenza dell'Assemblea toscana, Gian Luca Lazzeri: "Abbiamo il nostro meritato successo - ha affermato - sono raddoppiate le aziende partecipanti che hanno presentato progetti di qualità, tra impegno nella ricerca e lavoro di chi si interroga sull'umanità e i suoi bisogni". "In questa edizione il Premio si è infatti arricchito di una particolare sezione dedicata all'innovazione dei servizi alla persona resi da associazioni e soggetti no profit, così da valorizzare il 'lavoro di rete' - ha continuato il consigliere - coniugando l'innovazione con la risposta ai bisogni di una comunità e la loro sostenibilità futura; il tutto in una reale e necessaria integrazione con la programmazione degli enti locali della Toscana".

L'assessore alle attività produttive della Regione Toscana, Gianfranco Simoncini, nel portare i saluti alla gremita platea, dopo aver ringraziato il Consiglio per questa occasione importante, ha confermato "l'impegno concreto e coerente della Giunta, sempre attenta a riconoscere e investire nell'innovazione, per guardare al futuro del
nostro territorio".

Come ricordato dal giornalista Piero Meucci, che ha moderato l'evento, ufficialmente si tratta della seconda edizione, ma nella sostanza questo riconoscimento alle realtà produttive che si distinguono per originalità e innovazione è l'erede del Premio Vespucci che per sei edizioni, nel decennio scorso, mise in evidenza il talento e la creatività di molte delle imprese di piccole, medie e grandi dimensioni che operano nella regione.

A proclamare i vincitori del Premio Impresa+Innovazione+Lavoro, istituito dall'Assemblea Toscana - in collaborazione con la Fondazione per la ricerca e l'innovazione dell'Università di Firenze e l'adesione delle associazioni economiche di categoria - anche il presidente della Fondazione, Marco Bellandi ed i componenti della commissione giudicatrice che ha esaminato ben 59 progetti, per concentrarsi ora sull'originalità e innovazione, ora sulle ricadute occupazionali e sociali, con le onlus toscane che hanno fatto la parte del leone, presentando 33 progetti.

La cerimonia è quindi entrata nel vivo con la consegna dell'attestato a tutti i partecipanti e soprattutto con la premiazione dei sette vincitori, suddivisi in quattro categorie: grandi imprese, piccole-medie imprese, start-up e terzo settore. Per le grandi imprese, l'alloro della vittoria è andato ad A. Menarini Diagnostics srl, con il progetto "MyKey: il sistema gestionale esperto in anatomia patologica". Tra le Pmi si è invece distinto Mecoil Diagnosi meccaniche srl, con il progetto "Mida-intelligenza artificiale per l'automazione della diagnostica". Nella categoria start-up due vittorie ex equo: Pnat srl, con "Jellyfish Barge, la serra modulare galleggiante"; Space Dynamics Services, con "Ceod-Motore computazionale per la determinazione di orbite di oggetti spaziali". Il terzo settore si è invece aggiudicato tre premi: il primo, Ulisse cooperativa sociale con il progetto "Piede libero Ri-cicli. Idee in circolazione"; il secondo Venerabile arciconfraternita della Misericordia di Empoli, con "Easy reading"; il terzo associazione Pianeta Elisa onlus con "Una sartoria TR-Handy".

Una panoramica di eccellenze che ha acceso la speranza: "questa bella giornata ci invita a dire che ce la possiamo fare", è stato detto nel corso della premiazione.

Ai vincitori è stata consegnata un'opera d'arte numerata del maestro Niccolò Niccolai, divenuta, fin dalla prima edizione, il simbolo dell'iniziativa. L'opera, in ottone lucidato a specchio, è una riduzione in scala della scultura "La Speranza d'Oro", donata dal maestro al Consiglio regionale della Toscana. "Da qualsiasi caos ognuno ha la possibilità di dar vita ad un ordine creativo", questo il messaggio della scultura sintetizzato da Niccolai.

"Grazie a tutti, abbiamo ottenuto un bel risultato - ha concluso Lazzeri - l'impegno è quello di tornare al Vespucci, come titolo del Premio, valorizzando di più chi finanzia e chi è nel mondo della ricerca".

Fonte: Consiglio regionale - ufficio stampa

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