Metti un carnevale insolito a Scampia. Ragazzi da tutta la regione con Libera per sorridere nella terra di Gomorra

Parte della delegazione toscana a Scampia (foto gonews.it)

C'era molta Toscana ieri, domenica 15 febbraio, nel quartiere Scampia di Napoli, dove si è tenuta la 33esima edizione del carnevale. Una delegazione di una dozzina di persone è infatti scesa nel capoluogo campano: una comitiva di giovani, legata ai vari presidi di Libera sul territorio, per sostenere il lavoro svolto dalle associazioni del posto che, tra le varie attività, organizzano anche questo momento ludico dal significato molto profondo. Non a caso la parata, a cui hanno preso parte centinaia di persone e decine di associazioni, ha attraversato il cuore del quartiere di Gomorra terminando il suo percorso davanti alle Vele, i tre palazzi simbolo della zona. Proprio lì sono stati bruciati alcuni carri come auspicio per allontanare i cattivi propositi. Il tema di questa edizione era la scuola e c'erano anche dei riferimenti scherzosi rivolti al piano del presidente del consiglio Matteo Renzi.

A Scampia sono arrivate persone da Rovereto, Cento, Reggio Emilia, Bologna, Ivrea e Milano. Assieme alla comitiva Toscana hanno alloggiato in una ex scuola abbandonata, già centrale dello spaccio e riparo per persone cadute nel tunnel della tossicodipendenza, in fase di riqualificazione: entro l'estate ospiterà una scuola di cinema, una sala prove, spazi ricreativi e associativi. È gestita dall'associazione Resistenza Anticamorra e verrà chiamata 'Officina delle cultura' con intitolazione alla vitti a innocente della criminalità organizzata Gelsomina Verde. Ottantamila euro di lavori finanziati da privati tra cui anche Sky Italia e la casa di produzione Cattleya.

Gli ospiti arrivati dal Nord sono quasi tutti volontari che hanno partecipato ai campi di lavoro che Libera ha organizzato a Scampia, per riqualificare la ex scuola, e Chiaiano, dove ci sono terre agricole confiscate a clan camorristici. La Toscana registrava presenze da Massa, Arezzo, Firenze, Sesto e Pontassieve, ma anche da Pisa e provincia e dall'Empolese Valdelsa. Come Luca Marchetti, 22 anni di Pisa, fresco laureato in agraria, o Alessia Giorgetti di Santa Croce sull'Arno, 24, anche lei del presidio Libera di Pisa.  Dalla città della Torre la delegazione più corposa dalla Toscana con anche Irene Addolorato, Marika Pezzolla e Alessia Mussi. Irene Mangani è di Coverciano ma gli studi a Pisa la hanno portata a far volontariato con gli altri ragazzi di questa città. Francesca Celi è venuta da Massa e aveva una maglietta in cui mostrava con orgoglio la città di provenienza. Qualcosa di simile lo avevano fatto anche le ragazze di Libera Pisa.

Perché dalla regione dei carnevali di Viareggio, Foiano della Chiana, Santa Croce, vale la pena venire a Scampia per un corso mascherato? "Era un momento atteso da chi aveva svolto volontariato con Libera - spiegano i ragazzi - da tempo Ciro Corona, Ivo Poggiani e gli altri animatori della vita sociale di Scampia ci avevano parlato della kermesse. Era l'occasione per vedere a che punto erano i lavori alla ex scuola, a cui molti di noi hanno contribuito, rivedersi, dare un messaggio di vicinanza e sostegno a chi tutti i giorni, nonostante le difficoltà, lavorano per trasformare il quartiere di Gomorra in un luogo socialmente vivibile".

Ecco perché a manifestazione conclusa anche un colorato corteo di maschere e tamburi, carri e cori, bimbi in strada e anziani sui balconi con gli smartphone, ha lasciato in questi ragazzi un'esperienza viva, divertente e formativa allo stesso tempo. Tra i presenti ci sono dei volontari affezionati che a più riprese scendono per aiutare le cooperative antimafia. Altri sono pronti a fare altrettanto.

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