Risonanza al ginocchio anticipata di un anno. Finisce bene l'avventura di una lettrice: "Ma perché il cittadino deve fare sempre da solo?"

L'ospedale di Empoli (foto gonews.it)

Torna a scrivere a gonews.it la cittadina empolese indignata per l'appuntamento fissato al 15 marzo 2016 per una risonanza magnetica per la figlia. V.N., queste le iniziali, effettuerà la risonanza con più di un anno di anticipo, l'11 marzo 2015, con il solo ticket presso una struttura convenzionata a Pontedera, grazie a "le giuste informazioni da persone che ne avevano usufruito precedentemente". L'alternativa che era stata prevista era una spesa di 160 euro per fare l'esame in una struttura.

"A questo punto - scrive la lettrice - mi chiedo soltanto perché il cittadino si deve muovere sempre da solo per trovare soluzioni a questi chiamiamoli benevolmente RITARDI SANITARI? E questo è uno scherzo di fronte ai casi di malasanità che si sentono. E' solo la differenza che può passare fra effettuare un esame dopo 15 giorni invece che dopo un anno. La possibilità di intervenire in tempo se c'è da fare qualcosa. La Sanità pubblica questo dovrebbe assicuralo ad un cittadino. Purtroppo invece curarsi è un lusso per pochi che possono spendere nelle visite private!"

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