Dalla precarietà senza diritti al contratto: accordo per 22 lavoratori delle piscine Paganelli

(foto gonews.it)

“Un accordo importante perché, trattandosi di impianto pubblico, può diventare un modello per tutti”: così Nidil e Slc Cgil Firenze commentano l'intesa che hanno raggiunto in questi giorni con il Comune di Firenze e la società che gestisce la piscina Paganelli, in viale Guidoni.

L'accordo prevede che, su ventidue lavoratori (bagnini, addetti alla segreteria, responsabili degli impianti), dieci di loro abbiano ottenuto un contratto di assunzione a tempo indeterminato, e gli altri un contratto di collaborazione co.co.co (forma contrattuale che, a differenza di quanto in molti hanno detto, non è stata eliminata col Jobs Act).

Nel dettaglio, sono stati applicati i co.co.co con contributi, regole di gestione e diritti sindacali, e non più i rimborsi spese che vengono illegittimamente utilizzati nel mondo dello sport.

L'accordo assume oggi ancora più valore visto che Slc e Nidil Cgil Firenze, nel gennaio scorso, avevano inoltrato ai servizi ispettivi della Direzione Territoriale del Lavoro e dell'INPS una richiesta di intervento presso la Paganelli dopo l'arrivo di notizie sulla presunta esistenza di diffuse irregolarità contrattuali e di lavoro “nero”: su questo fronte, resta in corso il lavoro degli organi di vigilanza.

“L'intesa siglata rappresenta un importante esempio di contrattazione inclusiva in un settore ad alto tasso di precarietà: così si ottengono concretamente diritti per chi ne era sprovvisto.

Un risultato che ci soddisfa perché migliora le condizioni di vita e di lavoro delle persone interessate, e smentisce chi pensa che la Cgil non tuteli i precari e i giovani”, concludono Nidil e Slc Cgil Firenze.

Fonte: Ufficio Stampa

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