Meningite, vaccini e richiami gratuiti: la Asl si attiva. Interessate 110mila persone

(foto gonews.it)


Vaccinazione gratuita fino all'età di 45 anni e richiamo, sempre senza spese, dopo dieci anni dalla prima vaccinazione per i ragazzi tra gli 11 e i 18 anni. Lo ha disposto la Asl 11 di Empoli in accordo con la Regione Toscana dopo il terzo caso in un mese di morte attribuita a meningococco di tipo C. Sono 120 le persone interessate dalla profilassi, mentre la Asl da ieri sera ha ricevuto 250 telefonate.

L'unità di crisi si è riunita intorno alle 19 di ieri. La Asl ha attivato tre linee telefoniche fisse e una mobile attive h24. Il pronto soccorso è stato attivato per sopportare un previsto afflusso maggiore di persone. Stamani intanto l'Asl 11 ha incontrato l'assessorato regionale per fare il punto della situazione.

Oggi pomeriggio la giunta Rossi approverà una delibera per il richiamo gratuito dei ragazzi nella fascia 11-18 anni per il meningococco di tipo C. In questi giorni sarà a Empoli per dare un supporto anche il responsabile dell'Asl 10 di Firenze delle malattie infettive, Massimiliano Di Pietro.

I potenziali vaccinabili gratis in Asl 11 fino a 45 anni sono 110mila persone con questo provvedimento straordinario.

Domani 60 appuntamenti sono già stati fissati per il vaccino meningococco C. Sono stati attivati ambulatori straordinari prenotabili al Cup. Gli ambulatori saranno attivi nelle prossime due settimane tutti i giorni con grande sforzo per l'Asl 11.

Per il meningococco di tipo B invece è stato fatto un accordo con 14 pediatri per vaccinare a loro volta i bambini e dare loro man forte. Per questo tipo, a pagamento per gli adulti, ci sono liste di attesa piene fino a tutto luglio 2015.

È ufficiale: si tratta ufficialmente di meningococco di tipo C. Le analisi sono arrivate stamani: quindi non è più sospetta meningite.

Tutti questi tempi sono stati toccati nel corso di una conferenza stampa fiume indetta nella sede dell'Asl 11 di via de' Cappuccini oggi pomeriggio, lunedì 30 marzo. Lungo l'elenco dei presenti: il direttore generale Monica Piovi, quello sanitario Renato Colombai, quello della medicina territoriale Nedo Mennuti, quello del dipartimento di prevenzione Gabriele Mazzoni, quello del dipartimento di emergenza urgenza Rosario Spina, oltre al già citato dottor Massimiliano Di Pietro.

Un'ora e venti circa di confronto con i giornalisti, che gonews.it nelle prossime ore riproporrà integralmente a corredo di questo articolo, vista l'eccezionalità del fatto e la sua importanza avvertita tra la popolazione.

Nel 2015 sono state cinque le morti per meningite in Toscana su 15 casi: tre a Empoli, una a Firenze, una a Pisa. A parte i casi empolesi, tutti derivanti da meningococco di tipo C, gli altri sono del tipo B, che ha colpito un 48enne, e uno non tipizzato, che ha portato alla morte di un 82enne. Nell'Asl 11 sono quattro i casi nel 2015, di cui solo uno ha visto la sopravvivenza della paziente. In quindici anni si contano nei territori di Empolese Valdelsa e Valdarno Inferiore 22 casi si cui sette letali.

Dei 15 casi del 2015, uno solo interessa bambini tra uno e 4 anni. Due casi sono nella fascia d'età 5-14, tre 15-20, quattro 21-30, quattro 31-49 e uno solo over 60 anni. Ciò significa, per il dottor Gabriele Mazzoni, che "può darsi che la campagna di vaccinazione degli ultimi dieci anni sia riuscita a proteggere maggiormente i più giovani piuttosto che gli adulti che non si sono sottoposto al trattamento preventivo".

"In me è scattata apprensione, ma non parliamo di allarme - ha commentato la Piovi - per questo abbiamo adottato questo tipo di misure eccezionali".

A livello regionale il picco fu tra l'inverno 2004 e l'inizio del 2005 quando ci furono 50 casi di meningococco accertati. Il dottor Gabriele Mazzoni ha spiegato come anche all'epoca vi fosse stato un picco di influenza importante come quello a cui stiamo assistendo in questi primi mesi dell'anno. "Il punto massimo adesso lo abbiamo notato tra metà febbraio e metà marzo - spiega il dirigente di settore - segno, questo si può dire, che un picco di influenza favorisce la diffusione della meningite".

Nella conferenza stampa sono stati ricostruiti gli ultimi momenti di vita di Marta Corti: è arrivata in pronto soccorso al 'San Giuseppe' intorno alle 17 di domenica 29 marzo con sintomi come febbre alta e disturbi gastrointestinali. Due ore dopo si sono formate delle petecchie cutanee diffuse. Si è venuto a creare un quadro di instabilità emodinamica e di confusione mentale che ha portato alle 19.30 al trasferimento in terapia intensiva, fino al decesso avvenuto poco prima della mezzanotte.

"L’unità di crisi - ha spiegato l'Asl 11 in una nota - ha attivato competenze di alta specializzazione, come l’ Ecmo team dell’Azienda Universitario-ospedaliera di Careggi, che è direttamente intervenuto per tentare, con il concorso della tecnologia per una circolazione extracorporea, una procedura estrema. Campioni biologici sono stati inviati al laboratorio specializzato del Meyer per la tipizzazione del germe. Contemporaneamente è scattata la ricerca attiva e la conseguente chemioprofilassi dei contatti stretti della donna".

Per la profilassi sono stati chiamati colleghi di lavoro, pazienti del reparto di endoscopia che hanno avuto contatti con l'infermiera la scorsa settimana, alcuni medici che operano nel territorio comunale di Vinci (era stata in ambulatorio nei giorni precedenti), amici (aveva partecipato di recente a due cene), meno di dieci persone che frequentavano con lei una scuola di ballo. In sostanza, tutti coloro che negli ultimi 10 giorni sono stati a contatto con lei da vicino.

"Il numero potrebbe salire in giornata a 180-200 persone - spiega Mazzoni - stiamo facendo una profilassi al limite della privacy, abbiamo cercato e selezionato tutti coloro che potevano essere a contatto con lei. Nel pomeriggio arriveremo al 95% delle persone contattate con la profilassi".

Non sono state chiamate le persone attualmente degenti. "Il germe non è in grado di sopravvivere nell'ambiente", ha detto Colombai.

"Il problema - spiega Mazzoni - è che i sintomi iniziali di meningite e influenza sono gli stessi".

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