Careggi e Asl 10, i sindacati: "Mancano all’appello 250 posti di lavoro per i disabili"

L’Ufficio H della Uil Pensionati di Toscana  e Firenze con il Convegno del 13 Aprile 2015 “L’integrazione sociale e i diritti dei disabili” si propone di evidenziare gli ostacoli che ancora oggi impediscono la piena integrazione delle persone disabili.

La nostra Costituzione garantisce pari dignità sociale a tutti i cittadini dettando principi di uguaglianza e non discriminazione ripresi dalla legge 104 del 1992.

La Convenzione sui diritti delle persone con disabilità dell’anno 2006, ratificata con legge n.18 del 2009 dal Parlamento Italiano e dall’Unione Europea nel 2010 sanciscono la piena partecipazione e l’inclusione nella società delle persone con disabilità.

L’integrazione sociale dei disabili, la piena inclusione dei “diversamente Abili” viene garantita principalmente con il lavoro, attuando quanto prevede la legge 68/99 con il collocamento mirato, volto a conciliare le esigenze dei lavoratori con disabilità con quelle dei datori di lavoro pubblici e privati.

A distanza ormai di ben 15 anni dal varo della legge n. 68 del 12 marzo 1999 “ Norme per il diritto al lavoro dei disabili”,  dobbiamo constatare “l’inosservanza”  della legge da parte di alcuni enti pubblici. Ad esempio l’ Azienda Ospedaliera Careggi e l’ASL 10 di Firenze  risultano ancora scoperte di circa duecentocinquanta (250) e più posti per categorie protette. 

"Stiamo aspettando delle risposte da troppo tempo. Se non le avremo siamo pronti a manifestare sotto l'ospedale di Careggi per far valere i diritti dei disabili - spiega Michele Cirrincione, responsabile dell'Ufficio H Uilp - Quei posti di lavoro che mancano spettano per legge ai disabili, le aziende sanitarie non possono far finta di nulla".

Non va meglio nelle Aziende pubblico/private dove le convenzioni “languono”: le POSTE, dopo anni di rinvii di assunzioni con l’istituto della “compensazione” nelle province, si apprestano, con molta lentezza, a firmare convenzioni per i posti scoperti riservati alle categorie protette.

E i disabili disoccupati aspettano anni, anche 15, prima di potere inserirsi a pieno titolo nella Società, con un lavoro che darebbe loro quella dignità di cui ha diritto ogni essere umano.

Molti quindi ancora oggi sono gli ostacoli e le barriere, anche culturali, che le persone disabili incontrano sul loro cammino, barriere che impediscono di beneficiare di beni e servizi  per una migliore qualità di vita.

 

Il Segretario Regionale UILP                                                          Il Resp.le Provinciale Uff.H UILP

Alberto Andreazzoli                                                                       Michele Cirrincione

Fonte: UIL Toscana

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