Bilancio partecipativo, il M5S: "Lo proponiamo come metodo di democrazia diretta"

Si chiama Bilancio partecipativo, il metodo di democrazia diretta proposto dal consigliere comunale Gianni FRIZZI, Movimento 5 Stelle, in una delle mozioni presentate al Consiglio Comunale del 15 aprile scorso, tesa ad impegnare l’Amministrazione Comunale a sperimentare, anche a VINCI, questa importante  innovazione politica nell’ottica di condividere il potere e le decisioni con i cittadini a partire da quelle che riguardano la programmazione economica. 

Caratteristiche fondamentali del Bilancio Partecipativo sono Partecipazione diretta e trasparenza, elemento quest’ultimo capace di svolgere anche un ruolo di prevenzione in una società oppressa dalla cronaca quotidiana di notizie di corruzione e sprechi di risorse nella Pubblica Amministrazione, e diventare una opportunità per ricostruire un rapporto di fiducia tra cittadini e le Istituzioni.

L’obiettivo principale del percorso di partecipazione, che si attua attraverso varie fasi, è quello di creare nuovi spazi di discussione e adottare nuovi strumenti operativi checonsentano ai cittadini di incidere nella definizione delle politiche del Comune facendo emergere i bisogni più urgenti e prioritari sul territorio, promuovere i progetti più votati dai cittadini stessi e all’Amministrazione Comunale di rispondere in maniera più efficace e appropriata alla realizzazione dei servizi e di nuove opere pubbliche.

Finanziato dall’Autorità Regionale per la Partecipazione, lo strumento operativo del bilancio partecipativo è Il bilancio socio-partecipativo. Esso nasce dalla combinazione del bilancio sociale, il documento che il Comune usa per rendere conto ai cittadini dei servizi erogati e delle attività realizzate nel corso dell'anno, ed il bilancio partecipativo, un processo di democrazia diretta attraverso il quale la popolazione può decidere come utilizzare una parte delle risorse del Comune per realizzare opere pubbliche.

Il bilancio partecipativo ridurrebbe il potere decisionale dell’amministrazione introducendo una forma di controllo della cittadinanza attiva. 

La mozione è stata invece bocciata dalla maggioranza dei consiglieri comunali di Vinci con 12 voti contrari (10 del PD e 2 di FI), 3 favorevoli (1 Sinistra in Comune e 2  M5S) motivando che il ruolo decisionale spetta unicamente ai rappresentanti dell’Amministrazione Comunale.

Nella stessa seduta consiliare vinciana del 15 aprile scorso, anche la mozione presentata dalla consigliera penta stellata Elisa VALORI per impegnare l’Amministrazione Comunale, in occasione delle imminenti consultazioni regionali, ad adottare come requisito ulteriore per la nomina degli scrutatori la condizione di disoccupazione, è stata bocciata dalla maggioranza PD con i voti di FI.

Dare priorità ai soggetti che versano nello stato di disoccupazione da maggior tempo non è evidentemente prioritario, continuando di conseguenza ad adottare ampia discrezionalità nella formazione delle graduatorie tra i cittadini che hanno espresso la loro disponibilità ad entrare nell’apposito albo.

I Consiglieri del Movimento 5 Stelle auspicano maggiore attenzione da parte dei Consiglieri Comunali vinciani nella valutazione di merito della mozione per impegnare l’Amministrazione Comunale all’adozione di un Regolamento per la gestione del servizio di “Volontariato civico” e “Cittadinanza attiva” posto all’O.D.G. del Consiglio Comunale  del prossimo 29 aprile, ed altresì invitano la cittadinanza a partecipare al dibattito di loro interesse.

Fonte: Ufficio Stampa

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