Il tentativo di suicidio in adolescenza: se ne parla al centro poliedro

foto di archivio

Si conclude Giovedì 28 Maggio 2015 alle 21 e 15, al Centro Poliedro di Pontedera, il ciclo di incontri sul disagio adolescenziale ispirato ai libri del Professor Gustavo Pietropolli Charmet. Relatrice sarà la dottoressa Chiara Micelli, psicoterapeuta di Handling Onlus, associazione pontederese che ha organizzato gli eventi. Il Professor Charmet sarà uno dei relatori del convegno “Giornata di Idee e Pensieri sulle nuove famiglie – Primo Convegno di Handling Onlus”, in programma per il 12 Giugno al Museo Piaggio di Pontedera.

Perché un adolescente può desiderare la morte? Se ne parlerà Giovedì 28 Maggio 2015 alle ore 21,15 al “Centro Poliedro” (in Piazza Berlinguer) di Pontedera. La dottoressa Chiara Micelli, psicoterapeuta di Handling Onlus, affronterà un tema così delicato basandosi su quanto scritto dal Professor Gustavo Pietropolli Charmet nel suo libro “Uccidersi-il tentativo di suicidio in adolescenza”. Il Professor Charmet, Docente di Psicologia all’Università di Milano-Bicocca, psichiatra, psicoanalista e autore importante nel panorama nazionale, nella sua carriera si è occupato in particolar modo di adolescenza. Il professore sarà ospite a Pontedera, al Museo Piaggio, il 12 Giugno 2015: insieme a Paolo Sarti e Simone Milli sarà relatore della “Giornata di Idee e Pensieri sulle nuove famiglie – Primo Convegno di Handling Onlus”, un evento che ha avuto il patrocinio dell’Unione Valdera, del Comune di Pontedera, del Comune di Ponsacco e del Comune di Peccioli. Con linguaggio divulgativo e adatto a tutti, ma senza abbandonare il rigore scientifico, nell’incontro di Giovedì al Centro Poliedro si indagherà sul rapporto tra suicidio e narcisismo nei “nuovi” adolescenti di oggi, insieme fragili e spavaldi, a partire da riflessioni che coinvolgono importanti mutamenti culturali dalle conseguenze ancora imprevedibili. Si individueranno i fattori che facilitano il pensiero di suicidio e si descriveranno le dinamiche delle fantasie autodistruttive (fragilità narcisistica, mancata mentalizzazione del corpo, percezione di un ostacolo insormontabile, vendetta). Si parlerà poi di modelli di intervento, rivolti soprattutto al padre e alla madre, a partire dal coinvolgimento e dalla presa in carico nel contesto di vita degli adolescenti. Si affronterà anche il delicato tema dei colloqui con i parenti dei giovani suicidi e si analizzeranno le peculiarità del dialogo con chi ha deciso di darsi la morte. L’incontro e il libro di Charmet sono di grandissima utilità per genitori, insegnanti, educatori e professionisti della salute mentale che si occupano di adolescenti specie dopo i casi (Agosto e Novembre 2014) di suicidio che hanno coinvolto lo scorso anno due giovani ragazze della Valdera.

Fonte: Ufficio Stampa

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