Giornata di mobilitazione sul tema delle Province, ecco l'assemblea del personale

Oggi a palazzo Buonamici, nella sede della Provincia di Prato, in occasione della giornata di mobilitazione nazionale delle Province si è tenuta l'assemblea del personale, alla quale sono stati invitati tutti i candidati al Consiglio e alla Presidenza della Regione Toscana. Rudy Russo del Pd, Gabriele Chiurli di Democrazia diretta e Paolo Pastacaldi del Movimento Cinque Stelle hanno risposto all'appello, partecipando all'assemblea, e hanno offerto la loro disponibilità a seguire con attenzione il percorso avviato dalla Regione Toscana.

Anche il vice presidente della Provincia Emiliano Citarella ha dichiarato il sostegno alla mobilitazione. “Al personale delle Province, e a quello dell'amministrazione pratese in particolare, va tutta la mia solidarietà. Il mio impegno e quello del presidente, come sempre, sono fermi nella più ampia collaborazione per tentare di trovare soluzioni efficaci. Purtroppo ci troviamo a gestire una riforma nata male e cresciuta anche peggio, a cui i tagli rischiano di togliere ogni capacità di attuazione”.

Le RSU della Provincia insieme ai rappresentanti sindacali territoriali di Cgil, Cisl e Uil, hanno illustrato lo stato d'attuazione della legge regionale di riordino delle funzioni provinciali (LR 22/2015) e soprattutto i rischi cui va incontro la Provincia di Prato, ma in generale tutte le Province toscane, a causa dei tagli imposti dalla legge di stabilità.

E' concreto il rischio di dissesto finanziario e quindi il blocco dei servizi pubblici di competenza dell'ente, anzitutto manutenzione delle strade provinciali e gestione delle scuole superiori. Nel caso in cui il Governo non riduca il prelievo delle entrate di competenza provinciale il dissesto è certo già da quest'anno e a pagarlo saranno i cittadini, per i quali peggioreranno i servizi e aumenteranno le tasse locali. Senza contare che anche stipendi e posti di lavoro dell'ente sarebbero a rischio.

A questo si aggiunge l'incertezza che riguarda il personale che rimane in carico alle Province e in particolare la Polizia provinciale e i Centri per l'impiego, settori esclusi dal riordino e ancora in attesa di una decisione da parte del Governo.

Per questo abbiamo chiesto ai candidati alle elezioni regionali del 31 maggio un impegno concreto per garantire, con le risorse necessarie, al nuovo ente di area vasta la continuità dei servizi e il livello occupazionale. Salvaguardare le professionalità acquisite, incluso il personale precario, significa valorizzare il bagaglio d'esperienza fondamentale per mantenere la qualità e l'efficienza, anche economica, dei servizi resi a cittadini e imprese. Ogni ulteriore ritardo nell'attuazione della riforma rappresenta per i cittadini un costo aggiuntivo. E' necessario che il Governo inverta la rotta, tiri fuori la testa dalla sabbia, individui le risorse necessarie e indichi un percorso che riconosca all'ente di area vasta il ruolo necessario per la tenuta dei servizi territoriali.

Fonte: Ufficio Stampa

Tutte le notizie di Prato

<< Indietro
torna a inizio pagina