Presentata la staggione 2015 - '16 del teatro della Pergola

(Foto Filippo Manzini)

(Foto Filippo Manzini)

Una stagione nuova che porta nuove responsabilità: così potrebbe essere riassunta in sintesi la temperie 2015-2016 del Teatro della Pergola. Dopo la nascita del Teatro della Toscana, che alla Pergola ha unito le attività teatrali della Fondazione Pontedera Teatro, e il successivo riconoscimento dello status di Teatro Nazionale, sono pronte a essere presentate le attività stagionali del versante fiorentino di questo nuovo organismo, che sulla capacità sinergica e sincretica ha costruito gran parte dell’innovatività del proprio progetto.

Nell’immagine generale, realizzata da SocialDesign di Walter Sardonini, è un ideale fiume Arno a tracciare senso e ampiezza di questa unione, con tutti i significati che porta sul territorio toscano.

La nuova Fondazione Teatro della Toscana, nella sua veste di Teatro Nazionale, è pronta a quel salto in avanti che può garantire ulteriore robustezza alle sue attività e una prospettiva autenticamente internazionale.

E proprio nel segno di questa ambizione Gabriele Lavia aprirà la nuova stagione dirigendo Vita di Galileo di Bertolt Brecht; a seguire Maurizio Scaparro proporrà la sua Bottega del caffè, che ha debuttato proprio in questi giorni a Milano nel segno di Expo 2015.

La programmazione della stagione rivede, sempre migliorata e arricchita, quella innovativa formula che ha reso possibili i buoni risultati di quest’ultimo periodo: la presenza di titoli classici, ma trattati con sguardo innovativo; il contributo di molti giovani attori che vedono nella Pergola un luogo per preparare i loro spettacoli, come Filippo Timi con Casa di bambola, in cui interpreta tutti i ruoli maschili, e dare un contributo anche in termini di formazione, come Piefrancesco Favino, che debutterà con una inedita versione de Le tre sorelle ambientata nell’Italia del Sud; spettacoli internazionali come la prima de Il giardino dei ciliegi rumeno di Roberto Bacci o la nuova realizzazione di Peter Brook, che arricchiranno il calendario con spettacoli fuori abbonamento; una nuova forma, anche della platea, che sarà data al Saloncino, con una gradinata che lo renderà spazio teatrale a tutti gli effetti, pronto a ospitare spettacoli alle ore 19 (‘A Teatro Prima Di Cena’).

Si irrobustiranno quelle attività culturali che sempre più garantiranno un teatro aperto da mattina a sera insieme al complesso dell’offerta formativa, che vedrà ripartire potenziati i corsi di base del Centro di Avviamento all’Espressione basati sul Metodo Costa, e prendere il via il percorso sul mestiere dell’attore diretto in Oltrarno dal già citato Favino (senza dimenticare, a Pontedera, il Workcenter Grotowski).

Queste attività si avvarranno di nuovi spazi (come la già ripristinata sala ballo ‘bassa’ ora dedicata a Wanda Capodaglio) e di un nuovo ‘fronte strada’ che andrà a completare l’idea di un teatro come ‘casa tra le case’: la biglietteria sarà spostata nell’atrio di ingresso e sarà unificata; il bar troverà un suo ampliamento proprio nella ex-collocazione della biglietteria di prevendita, e prima della Libreria dei Lettori, appassionata sfida condotta da

Fiammetta Gaudioso con la collaborazione di Gennaro Capuano, che sta per festeggiare il secondo anno di attività; la nuova sala dedicata ad Alfonso Spadoni, ricavata da quella che per anni è stata la Direzione del Teatro.

Continueranno, poi, le numerose attività del Museo, e quelle per il mondo della scuola, così apprezzate dagli insegnanti.

La Stagione 2015-16 sigla anche un’inedita collaborazione tra la Fondazione Teatro della Toscana e il Centro di produzione sui linguaggi del corpo e della danza diretto da Virgilio Sieni.

Tra ottobre e novembre prossimi il Teatro della Pergola e Cango, sedi delle due realtà istituzionalmente più accreditate per la prosa e la danza a livello regionale, ospiteranno, insieme ad altri spazi in Oltrarno, la prima edizione di un festival internazionale dedicato alla danza contemporanea sotto la direzione artistica del coreografo fiorentino, sancendo così – sotto il segno di una multidisciplinarietà che si fa concreta proposta culturale – una sinergia progettuale e produttiva dal respiro triennale. Tra gli appuntamenti del festival al Teatro della Pergola La sagra della primavera di Igor Stravinskij con la coreografia di Virgilio Sieni.

Il programma completo del festival sarà oggetto di una prossima conferenza stampa.

Commercialmente parlando, rimarranno invariati i prezzi, oltre al tradizionale Pergola26 ci saranno agevolazioni su tutte le formule di abbonamento per coloro che hanno meno di 35 anni; importanti novità anche in direzione della semplificazione, perché da quest’anno gli abbonati alla stagione precedente potranno confermare e poi acquistare il loro rinnovo anche online, e anche nel momento in cui la biglietteria sarà chiusa per ferie, scegliendo poi se ritirare in teatro al primo spettacolo o vedersi arrivare l’abbonamento a casa.

LA STAGIONE 2015-2016

La stagione, come detto, si apre con Vita di Galileo di Brecht, diretto e interpretato da Gabriele Lavia (produzione: Fondazione Teatro della Toscana e Teatro Stabile di Torino), il dramma dei rapporti tra scienza e morale, scienza e collettività, che il Maestro affronta dopo i tormenti dei Sei personaggi in cerca d’autore. Un’edizione fedele al testo originale per 25 attori che in scena interpretano più di ottanta personaggi.

Teatro all’ennesima potenza che sviluppa tutte le sue possibilità creative. “Con questo spettacolo”, ha affermato Gabriele Lavia, “saldo il conto con la mia vita di teatrante”.

Maurizio Scaparro rivolge lo sguardo a Goldoni, a Venezia e al suo Carnevale, all’Europa. La bottega del caffè (produzione: Fondazione Teatro della Toscana), interpretata da Pino Micol e Vittorio Viviani, è una commedia dei sentimenti e dell’agire degli esseri umani, comune in ogni tempo e in ogni luogo: invidia, amore, odio, brama di denaro e di potere, lotta per il benessere, non sono cambiati dal Settecento a oggi.

La collaborazione tra la Fondazione Teatro della Toscana e Teatro Franco Parenti di Milano permette ad Andrée Ruth Shammah di dirigere per la prima volta Filippo Timi nel capolavoro di Henrik Ibsen Casa di bambola. Da regista donna, Shammah indaga il crollo del ‘maschile’ contemporaneo, posando la sua attenzione non sulla donna che si ribella, ma sulla solitudine dei personaggi maschili, che vengono tutti interpretati dall’estro espressivo di Filippo Timi. Nel ruolo di Nora, Marina Rocco.

Evento speciale è La Controra. Seguendo la linea già iniziata con Servo per due, Pierfrancesco Favino e Paolo Sassanelli riadattano Le tre sorelle di Čechov ambientandolo nel Sud Italia dei primi anni ’50. Con lo stesso Favino, in scena anche altri 12 attori e 4 musicisti che si esibiranno dal vivo.

Si consolida inoltre la vocazione internazionale, aprendo via della Pergola alle migliori proposte artistiche della scena europea. Vi si alterneranno la prima nazionale de Il giardino dei ciliegi di Čechov, una produzione del Teatro Nazionale di Cluj-Napoca, diretta da Roberto Bacci, sulle

vittime di un’economia tanto apparentemente anonima quanto crudele, e Battlefield, opera in cui il grande Peter Brook torna al ‘suo’ Mahābhārata, riscoprendo fascinazioni che, pur appartenendo al passato, riflettono allo stesso tempo i durissimi e innumerevoli conflitti che straziano il nostro mondo.

Il palco del massimo teatro fiorentino si conferma luogo eletto all’incontro con artisti che vivono con intensità la loro professione tra teatro, cinema e televisione. Nuovo lavoro teatrale per Sergio Rubini, Provando… dobbiamo parlare, interpretato insieme a Fabrizio Bentivoglio, Maria Pia Calzone e Isabella Ragonese;

L’uomo, la bestia e la virtù di Pirandello, diretto da Giuseppe Dipasquale, vede il ritorno di Marco Messeri al fianco della ditta ‘Geppy Gleijeses-Marianella Bargilli’; talento capace di calarsi nei panni di personaggi sempre diversi, Luca Zingaretti dirige e interpreta The Pride, un brillante testo dell’americano Alexi Kaye Campbell che esplora il tema dell’amore omo ed eterosessuale; Emilio Solfrizzi interpreta il libertino dottor Molineaux nel Sarto per signora di Feydeau, regia di Valerio Binasco.

Con questo divertente vaudeville, fatto di colpi di scena ed equivoci dalla comicità travolgente, salutiamo il 2015 e diamo il benvenuto al 2016. Il nuovo anno entra nel vivo con un capolavoro di Eduardo De Filippo messo in scena dalla Compagnia del figlio Luca, Non ti pago: sogni, vincite al lotto, superstizioni e credenze popolari di un’umanità dolente e sfaccendata, che nella cruda realtà quotidiana non rinuncia all’ingenua attesa di un colpo di fortuna che determini un futuro migliore. E l’economia, soprattutto la sua crisi, è al centro de Il prezzo (The Price), testo poco frequentato di Arthur Miller, con Umberto Orsini, diretto da Massimo Popolizio, anche in scena insieme ad Alvia Reale ed Elia Schilton.

Luca De Fusco si confronta l’unica trilogia della tragedia greca a essere sopravvissuta fino ai giorni nostri, l’Orestea di Eschilo, mentre Alessio Boni incarna incubi e ossessioni di un altro testo a suo modo ‘tragico’, I duellanti di Conrad, un’opera su di una società in rapida estinzione e al tempo stesso un capolavoro dell’assurdo.

La stagione continua con due campioni di ironia e affabulazione, Rocco Papaleo ed Anna Marchesini. Papaleo cavalca la Buena Onda del teatro canzone, avventura e scoperta di un viaggio in musica verso una meta esotica, ai confini del mondo; accompagnata dalla musica del trio AIRE DE MAR, invece, Anna Marchesini racconta Cirino e Marilda non si può fare, le avventure del professor Cirino Pascarella e di Marilda, single quarantenne che mamma Olimpia vuole vedere accasata proprio con il timido professore. Marchesini torna alla Pergola a dieci anni dal fortunato La cerimonia del massaggio di Alan Bennett.

Sebastiano Lo Monaco, con tutta la sua maestria e passione, dialoga con i molti fantasmi dell’Odissea di Omero, nella versione di Valerio Massimo Manfredi, adattata per il teatro da Francesco Niccolini e diretta da Alessio Pizzech. Un’intensa narrazione delle donne e degli eroi che Ulisse ha incontrato nel suo faticosissimo viaggio, accompagnata da un’orchestra di 14 sassofonisti in scena.

Una Musica Ribelle – La forza dell’amore chiude il cartellone 2015-2016. Attore e interprete Eugenio Finardi, in un percorso ideativo e creativo aperto, a più voci, sulla sua testimonianza artistica, politica e umana. Una nuova avventura per la Todomodo Music-All diretta da Pietro Contorno, tra le realtà più significative nel panorama del musical italiano, che ha prodotto quello Spring Awakening che ha infiammato anche il palco della Pergola.

IL SALONCINO

La Pergola non è solo la Sala Grande, ma anche il Saloncino, che cambia offerta e forma allo stesso tempo. Per meglio adeguarsi alle necessità del teatro di prosa, senza però perdere la peculiarità acustica che esalta le performance musicali, sarà rimossa l’attuale platea, sostituita da una gradinata con 196 posti a disposizione. Muteranno anche aspetto e dimensioni del

palcoscenico, che sarà dotato di un ring in elevazione per le necessarie sospensioni illuminotecniche.

Così sistemato il Saloncino ospiterà le proposte più innovative in un orario particolare, le 19, motivato dall’impossibilità normativa di adoperarlo in concomitanza con la Sala: nasce, o meglio è già nato con gli spettacoli di maggio 2015, ‘A Teatro Prima Di Cena’, che consentirà a chi vuole di vedere una prima rappresentazione, mangiare qualcosa nel bar e poi magari assistere anche alla replica serale per una vera applicazione del concetto di multiprogrammazione.

Si comincia con 2x2=5, tratto da Memorie dal sottosuolo di Dostoevskij, in cui Roberto Bacci crea per Cacá Carvalho un abisso della vita quotidiana. Ancora la coppia Bacci – Carvalho, nella cornice ‘noir’ di tre novelle, con La poltrona scura svelano lo sguardo lucido, crudele e divertito di Pirandello sulla condizione umana. Dopo il grande successo di Thanks for Vaselina, Carrozzeria Orfeo continua a scandagliare i paradossi e le ipocrisie del nostro tempo con Animali da bar.

Chiudono Leviedelfool e il loro Made in China – postcards from Van Gogh, un lavoro a due contro i cliché del rapporto uomo-donna sulla scena e uno stile che richiama l’universo kitsch ed effimero dell’oggetto cinese a basso costo.

Per i ragazzi, e senza disdegnare gli adulti, all’interno de ‘Il Teatro dei Giovani’ è stato pensato Happy birthday Mr. Marley, con date anche nella Sala Grande. L’eredità artistica e umana lasciata da Bob Marley costituisce una suggestiva opportunità per lavorare sulle strane parentele che esistono tra mondi solo apparentemente lontani. Un omaggio a un’icona intramontabile.

LA FORMAZIONE

Alla Pergola il teatro si fa e si impara come farlo.

Fin dal 1979 il Maestro Orazio Costa ha operato all’interno del Teatro. Il Centro di Avviamento all’Espressione, il Centro di didattica espressiva da lui fondato, rappresenta il punto di arrivo della sua ricerca sulla pedagogia teatrale. Coordinatore generale del Centro è Pier Paolo Pacini, coadiuvato da Marisa Crussi.

Parallelamente all’attività informativa sul Metodo Mimico (per tutti coloro che sono interessati a conoscerne le basi), il Centro organizza un Corso di Formazione per Attori ‘Orazio Costa’, una Scuola di Formazione per il mestiere di attore, della durata di due anni, basato sull’insegnamento del Metodo, ma si avvale anche di approcci didattici provenienti da altri metodi.

Il mestiere della scena si esercita sopra e giù dal palco. Per questo nel marzo 2015 è nato il Laboratorio di Costumi e Scene del Teatro della Pergola (responsabile Elena Bianchini, coadiuvata da Micol Joanka Medda), per creare una realtà di produzione permanente che metta a confronto le antiche manualità proprie della storia artigianale del teatro con esperienze artistiche diverse, per dare un nuovo impulso a quel particolare tipo di cultura che da secoli caratterizza in termini universali la nostra identità: il saper fare. Il programma 2015-2016 prevede corsi inerenti alla progettazione scenografica, alla scenotecnica, all’illuminotecnica, al bozzetto di costume e alla sartoria teatrale, alla realizzazione di oggetti di scena ed accessori di costume fino ad arrivare all’insegnamento teorico e pratico del trucco di scena.

Una nuova realtà formativa di alto perfezionamento triennale per attori apre invece nel cuore di Firenze, per la forte determinazione di un grande interprete come Pierfrancesco Favino.

Il suo nome, l’Oltrarno, dice molto del rapporto di intima vicinanza che Favino ha desiderato vi fosse tra la Scuola e Firenze: situata nella Galleria Pio Fedi, che prima di fare da studio all’omonimo scultore fu la chiesa del monastero di Santa Chiara (il cui interno è oggi conservato al Victoria & Albert Museum di Londra), in via dei Serragli, accanto al luogo dove ebbe lo studio il pioniere della regia, Edward Gordon Craig, vicino alla Goldonetta che fu di Kantor e Gassman, e oggi ospita la grande ricerca di Virgilio Sieni. La Scuola vuole nutrirsi di questo clima fatto di creatività e appartenenza, quell’atmosfera particolare che rende l’Oltrarno una delle aree dove più forte batte il cuore della città.

Tutte le informazioni su www.teatrodellatoscana.it e loltrarno.teatrodellatoscana.it.

Fonte: Ufficio Stampa

Tutte le notizie di Firenze

<< Indietro
torna a inizio pagina