Al via i saldi, Confesercenti: "Ci aspettiamo un piccolo 'boom', almeno nella prima settimana"

Come noto, sabato 4 Luglio avranno inizio i saldi estivi. Le vendite promozionali si protrarranno per 60 giorni e riguarderanno le oltre 300 attività del settore abbigliamento presenti nell’Empolese-Valdelsa. Come ormai avviene da anni, inizialmente le imprese proporranno sconti, in media del 20% o 30%, solo successivamente avremo vendite promozionali del 50% e oltre.

“In Confesercenti ci auguriamo vivamente che questa “tornata” di saldi sia anche l’ultima a svolgersi con l’attuale quadro normativo!”, commenta Enzo Nigi, Presidente Confesercenti Empolese-Valdelsa. “La prima richiesta che faremo al nuovo Assessore Regionale al Commercio e Attività Produttive, non appena questa nomina verrà formalizzata”, continua Nigi, “sarà quella di posticipare l’inizio dei saldi e ridurne la durata complessiva dagli attuali 60 a 30 giorni.” “Siamo ormai convinti che la formula oggi in gioco non solo sia datata, ma non corrisponda più alle reali esigenze delle imprese come del consumatore finale.”

“Bisogna ripensare totalmente il “pacchetto Saldi”, continua Nigi, e se necessario andrà fatto anche in un quadro di condivisione con le Regioni confinanti.” Intanto in Confesercenti, anche a seguito di un mini-sondaggio effettuato tra le imprese del settore, c’è la sensazione che, come già avvenuto nel corso del 2014, si possa verificare, almeno nei primi 7-10 giorni di durata dei saldi un piccolo “boom” delle vendite, (soprattutto laddove siano state messe in campo iniziative ed aperture straordinarie, anche “By night”, per esempio a Empoli, Fucecchio, Castelfiorentino).

Solo a partire dalla metà del mese di Luglio, probabilmente, le vendite di assesteranno su un trend più fisiologico. A cosa si deve particolare “up and down”? Semplice: la data d’inizio delle vendite, estremamente ravvicinata, fa sì che ormai il consumatore compri pochissimo “in stagione”, per poi in qualche modo “abbuffarsi” nei primi giorni di inizio dei saldi, con un meccanismo, appunto molto simile a chi per perdere peso, è costretto a mettersi a dieta. “Ecco perché occorre cambiare, modificando l’attuale meccanismo che paradossalmente privilegia le vendite “a saldo” rispetto a quelle in “stagione”, conclude Nigi.

Fonte: Confesercenti Firenze

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