Una grande due giorni per Morozzi e Gherardini alla Serra Biancoforno Cup

Due tappe per un totale di 115 km e 4.500 metri di dislivello sul versante ovest del Monte Serra, la vetta più alta della catena montuosa dei monti pisani, una novità nel calendario della mountain bike, una gara durissima e innovativa in cui non poteva mancare la presenza di SCAPIN-SOUDAL Pro Racing Team, rappresentata da due dei suoi amatori più performanti.

Nicola Morozzi ha prenotato una posizione di alta classifica iniziando nella prima tappa di sabato pomeriggio (45 Km) con un quinto posto di categoria che ha steso all’esperto biker fiorentino il tappeto rosso il giorno dopo, quando il percorso si è fatto più impegnativo e i chilometri sono saliti a 74.  Il caldo torrido della domenica e la natura dei terreni della Serra Biancoforno MTB Cup hanno reso la seconda tappa oltremodo difficile, con Nicola in undicesima posizione assoluta e secondo di categoria, a soli 55 secondi dal vincitore.
Nella graduatoria generale il “Moro” ha ottenuto la 13ª posizione, consolidando con il secondo posto di categoria la leadership della Coppa Toscana MTB che ad una gara dalla fine lo vede in corsa per il successo finale.  Così Nicola ha raccontato la sua due giorni della Serra Biancoforno Cup: “Ho gestito nel miglior modo possibile la prima tappa di sabato pomeriggio, cercando di non andare mai fuori giri, ma nello stesso tempo di non prendere grandi distacchi dagli avversari.  La domenica ho avuto da subito buone sensazioni ed ho capito che potevo fare una bella gara.  Nonostante il caldo ed il percorso molto impegnativo non ho avuto cali di prestazione, devo ringraziare alcuni amici del Team Pasquini che mi hanno fatto ben tre rifornimenti, indispensabili per terminare una gara come questa”

Stessa tattica di gara per Daniele Gherardini, controllare il sabato e aumentare il passo la domenica.   Quarto di categoria e 43° assoluto nella prima giornata, il 41enne di Pieve a Nievole ha migliorato la posizione generale la domenica, ripetendo il risultato di categoria, su cui pesa una foratura.  “Ho rispettato il mio obiettivo di mantenere una buona posizione il primo giorno evitando di pregiudicare la gara del giorno successivo che sapevo essere più difficoltosa” – ha detto Daniele – “Nella seconda tappa sono partito bene, senza esagerare e dopo 2 ore 30 ho iniziato ad aumentare il passo, vedendo che molti degli avversari accusavano le fatiche del giorno precedente.  Ho concluso in 29ª posizione assoluta e nella combinata dei due giorni sono terminato al 4° posto di categoria, nonostante una foratura che mi ha costretto un paio di volte a gonfiare la gomma”

Era cominciata nei migliore dei modi la Südtirol Sellaronda Hero per Federico De Giuli, impegnato sul percorso di 60 Km, ma a soli cinque chilometri dal traguardo è stato tradito da una rottura meccanica che lo ha costretto a fare gli ultimi chilometri con la bici in spalla.  “Ritiro inaspettato. Fino a dopo l’ultima discesa del Passo Sella tutto funzionava alla perfezione. Ho fatto tutta la gara nelle prime posizioni e ho scollinato all’ultimo GPM in seconda posizione, poco distante dal primo e con un vantaggio di diversi minuti sugli inseguitori.  Poi a 5 Km dal traguardo su un prato ha ceduto un componente della mia mountain bike, facendomi perdere il controllo della bicicletta e sono finito a terra, fortunatamente senza riportare conseguenze.  La caduta è stata un peccato, mi spiace moltissimo perché senza quel guaio avrei potuto cogliere un risultato importante”, ha detto Federico.

Fonte: Ufficio Stampa

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