Turismo: +1,8% di presenze previste per l'estate

Il turismo nel mondo continua a crescere e a pesare sempre di più. E crescono i turisti anche in Toscana, a differenza da quelli in Italia. E' la sintesi del rapporto presentato stamani a Firenze dall'Irpet, l'istituto di programmazione economica della Regione.

Il 2014 si è chiuso per la Toscana del turismo – che pesa il 6% del Pil e il 10% del lavoro attivato - con un con un bilancio positivo, in controtendenza rispetto a quello italiano che ha visto invece contrarsi le presenze, con meno turisti che scelgono il Belpaese e vacanze più brevi.

Bastano due numeri per capire la dinamica. In Italia i pernottamenti calano dell'1,5%, riflesso per lo più della contrazione del turismo interno. In Toscana le presenze aumentano invece, sempre nel 2014, dell'1,2% e gli arrivi del 2,9: vacanze più brevi, ma più turisti. Aumentano dopo un 2012 pessimo, in cui la Toscana aveva perso un milione di presenze, e dopo un 2013 stazionario: con il rialzo a lungo atteso degli italiani (+2,5%) ma una frenata tra gli stranieri che in questi anni avevano fornito una grande spinta al turismo toscano (+16,3% dal 2007, +33% dal 2000) e nel 2014 alle spalle si fermano, con le presenze ovvero i pernottamenti, ad un +0,1%. Uniche due province in controtendenza: Firenze e Prato. Sul piatto ha pesato l'assottigliarsi dei turisti dei cosiddetti Brics, i Paesi emergenti, ovvero Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica, che dal 2000 hanno trainato il turismo straniero in Toscana. L'unica eccezione è la Cina (+17,9%). Ma nel calo degli stranieri il suo peso lo ha avuto anche la contrazione dei turisti dalla più ricca Mitteleuropa.

Ma nonostante tutto il turismo in Toscana cresce e crea anche posti di lavoro, con un saldo positivo di oltre seimilacinquecento posizioni dal 2009 al 2014. Cresce di più il turismo extralberghiero (+1,5%), ovvero agriturismi, appartamenti ed affittacamere, rispetto a quello alberghiero (+0,8%). Crescono le presenze anche fuori stagione.

Ulteriorie crescita nel 2015
Le previsioni per il 2015, con i dati dei primi mesi, lasciano ulteriormente ben sperare. La stagione estiva porterà , secondo le stime di Toscana Promozione e il Centro studi turistici di Firenze, un +1,8% nelle presenze: +2,1% tra gli stranieri e +1,5% tra gli italiani. Nei primi cinque mesi, rispetto allo stesso periodo del 2014, la crescita è stata del 3,2%. Solo il settore termale risulta in calo.

La sfida per il turismo toscano che si prospetta davanti è quella di elevare ulteriormente la qualità dei servizi e l'offerta per incoraggiare i nuovi visitatori a "tornare". Essenziali diventano anche analisi approfondite e costanti.

Secondo lo studio realizzato da Cst per Toscana Promozione, gli arrivi internazionali attesi nel 2015 aumenteranno in particolare da Stati Uniti, Canada, Cina, Corea, Emirati arabi, Australia e Argentina. I mercati europei dai quali ci si attende una risposta positiva sono quello inglese, francese, spagnolo, polacco, ungherese e dei paesi nordici. Stabili o in leggera crescita dovrebbero confermarsi Germania, Austria, Svizzera e Belgio. In flessione il mercato russo.

Turismo, Toscana in controtendenza. Ciuoffo: "Valorizzare la montagna e i luoghi meno conosciuti"

Portare i turisti nella Toscana che è meno conosciuta ma non per questo minore. Riportarli magari alla scoperta della montagna: alla scoperta, al di là delle vacanze sulla neve, delle chiese dell'Amiata o del Mugello, della storia di quei territori e dei loro prodotti tipici. Coltivare in una parola quello che gli esperti chiamano "turismo esperienziale", ovvero l'andar in un posto non tanto a risposarsi quanto a scoprire o fare qualcosa di diverso.

L'assessore al turismo, commercio e alle attività produttive della Toscana, Stefano Ciuoffo, fissa i primi punti dell'agenda che lo aspetta nei prossimi mesi. Lo fa intervenendo stamani alla presentazione dei dati sul 2014 e le prime previsioni sul 2015.

I numeri sorridono al turismo in Toscana, in controtendenza rispetto al resto d'Italia dove nel 2014 si continua a patire un calo delle presenze. "I numeri – sottolinea l'assessore - ci segnalano anche come ci siano spazi per ulteriori miglioramenti". Dall'analisi emergono due punti deboli: le terme, che stanno vivendo una congiuntura critica, e la montagna, spazio a cui l'assessore confessa di essere personalmente legato e che si salva solo per i numeri delle vacanze sulla neve ma conferma una lunga storia di decrescita dei turisti. "Dobbiamo rivitalizzare l'offerta di quei territori – dice Ciuoffo – e di questo abbiamo parlato anche sabato all'Expo a Milano. L'effetto di trascinamento dei grandi numeri toscani possono permetterci di invertire la tendenza: senza fare assistenzialismo a settori senza futuro, ma semplicemente puntando a distribuire in modo più diffuso i turisti che scelgono di venire in Tos cana ".

"E' il momento giusto – conclude l'assessore -. La gente ha oramai cambiato il modo di fare vacanza e la Toscana ha molte carte da spendere valorizzando tutte le sue eccellenze". Con vantaggi evidenti, annota, anche per altri settori, come l'artigianato ad esempio.

Fonte: Regione Toscana

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