Unione dei Comuni, Macallè e Borgherini : “Certificato il fallimento delle politiche amministrative degli ultimi 20 anni”

Niccolò Macallè e Alessandro Borgherini (foto gonews.it)

“L’ultima seduta del Consiglio dell’Unione ha certificato il fallimento delle politiche amministrative degli ultimi 20 anni. L’ente era nato per il decentramento amministrativo, invece le funzioni della ex provincia andranno alla Città metropolitana ed alla Regione. Speriamo che un domani non vengano chiusi anche gli uffici distaccati sul territorio” esordiscono così il Capogruppo di Progetto per il Cambiamento Niccolò Macallè ed il Consigliere comunale di Ora si cambia Alessandro Borgherini commentando la seduta del Consiglio dell’Unione Empolese Valdelsa tenutasi ieri sera.

“La discussione sull’approvazione del bilancio preventivo 2015 – e già sull’approvazione di un bilancio preventivo il 3 settembre ci sarebbero fiumi di parole da scrivere – si è trasformata in un interessante dibattito su quello che dovrà essere il ruolo dell’Unione per il futuro. L’Unione, nata nel 1997 come Circondario, è definita dal primo articolo del proprio statuto come ‘circoscrizione territoriale omogenea di decentramento amministrativo’, peccato che, ad oggi, esclusa la formazione professionale fino al 31 dicembre, le uniche funzioni esercitate dall’ente siano quelle affidategli dai Comuni. Altro che decentramento”.

“Le prospettive rispetto a tre anni fa, quando all’unanimità fu approvato lo Statuto della nuova Unione sono completamente cambiate e non certo per il disegno di riforma degli enti locali che ha portato alla sostituzione della Provincia con la Città metropolitana. A cambiare pare essere stata la volontà politica di chi ci amministra: per 20 anni hanno reclamato l’autonomia e l’autogoverno per il territorio dei nostri 11 Comuni e invece oggi si accontentano di veder mantenuto qualche ufficio distaccato della metrocittà rinnegando l’esperienza del circondario”.

“Tenere in piedi la struttura dell’Unione – incalzano Macallè e Borgherini – per gestire solo tre funzioni comunali (polizia municipale, protezione civile e sociale) non ha senso, si possono usare delle semplici convenzioni tra Comuni. In attesa di capire quale sia il progetto del Partito democratico, se un progetto esiste, ci chiediamo se non sia il caso di riaprire l’ormai purtroppo sopita discussione sulla fusione di alcuni Comuni dell’area e, in prima battuta, associare immediatamente altre funzioni comunali, a partire dalla gestione del personale, del centro elaborazione dati e dell’ufficio gare e contratti”.

Fonte: Ufficio Stampa

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