La Villa Romana dell'Oratorio regala un nuovo tesoro. Scoperti dei 'tappeti musivi'



Altro importante ritrovamento nello scavo archeologico romano di Limite sull'Arno in via Palandri. Grazie al via libera di un proprietario terriero confinante all'area di ricerca per effettuare nuove ricerche, è infatti riemerso un nuovo tratto di tappeti musivi tardoantichi della cosiddetta Villa dell'Oratorio 'Le Muriccia'.

Autori del ritrovamento gli studenti di archeologia dell'università di Pisa con la 'regia' della sovrintendente Lorella Alderighi e del professor Federico Cantini. Pare che il possedimento fosse di un senatore romano, Vettio Agorio Pretestato: la villa è datata tra il terzo e il quarto secolo dopo Cristo e si ipotizza avesse dei poderi compresi nella sua proprietà. Nel 2013 era emerso un mosaico ovale che, dopo essere stato mostrato alla popolazione, fu ricoperto per una migliore conservazione. La prima ricerca fu fatta nel 1983 dopo alcuni scavi realizzati per un frutteto: a curarli il gruppo archeologico di Capraia e Limite. Dal 2010 sono poi riprese attività annuali di ricerca in accordo con il Comune di Capraia e Limite. A breve ci sarà un passaggio di competenze dirette tra Sovrintendenza e ateneo pisano. L'ente Cassa di Risparmio di Firenze ha intanto annunciato un contributo per  permettere un giorno di rendere questi mosaici fruibili e visibili: la cifra esatta non è stata concordata ancora ma si parla di oltre 30mila euro. L'università sta sviluppando le proprie ricerche, partendo la Limite, per scoprire come vivevano gli abitanti dell'epoca tardo antica nella valle dell'Arno.

Stamani, giovedì 17 settembre, si è tenuta la presentazione in municipio a Capraia e Limite alla presenza del sindaco Alessandro Giunti e dei protagonisti della nuova scoperta. Il saggio effettuato nel 2015 interessa un'area ridotta. Sotto un primo livello di materiali da costruzione, è poi emerso un insieme di due mosaici, intervallati da uno scalino. Ci sono delle cornici che fanno pensare appartenessero a sale diverse. Si ipotizza che la villa fosse di forma esagonale. I mosaici finora scoperti potrebbero rappresentare un ottavo di quelli che sono ipoteticamente sotto quel terreno di via Palandri.

La proprietà interessate dagli scavi sono quelle delle famiglie Tognetti, Mati e della Vema. Il Comune intanto ha raggiunto un accordo per la cessione dei terreni che sono stati oggetto di scavo archeologico.

Sabato 19 settembre dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19 la popolazione potrà recarsi sul sito archeologico a visitare le nuove scoperte (nell'ambito delle Giornate Europee per il Patrimonio). Lunedì 21 e martedì 22 toccherà ai ragazzi delle scuole di Capraia e Limite, infine il mosaico verrà ricoperto per consentire la sua conservazione in attesa, come annunciato, di un intervento che possa finalmente rendere queste scoperte una risorsa per tutti.

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