Fondazione CRV conferma: niente aggregazione con Carismi

Augusto Mugellini

Con riferimento all’articolo pubblicato in data odierna sul Corriere Fiorentino dal titolo “Sfida a due per rifare la banca della Toscana” a firma di Claudio Bozza, la Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, nella sua qualità di azionista di controllo con una quota del 75% della Cassa di Risparmio di Volterra SpA (CRV SpA), smentisce categoricamente non solo che vi sia una fusione in atto con la Cassa di Risparmio di S.Miniato SpA (CRSM SpA), ma anche che vi siano ipotesi o contatti in tal senso.

"Vogliamo smentire le dichiarazioni e le informazioni che sono state divulgate a mezzo stampa circa un’aggregazione che coinvolga la Cassa di Risparmio – che non corrispondono assolutamente alla realtà dei fatti - anche per preservare il rapporto di fiducia con i nostri lavoratori e con gli altri stakeholder di riferimento che operano sinergicamente con la Fondazione a vantaggio dello sviluppo socio-economico del territorio" ha dichiarato il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, Augusto Mugellini.

“La Fondazione – continua Mugellini - rivendica con forza il ruolo propulsivo per lo sviluppo del territorio della banca CRV SpA, da sempre attenta alle esigenze delle famiglie e delle piccole e medie imprese, a cui non ha mai fatto mancare il proprio sostegno anche nei recenti difficili anni di crisi economica, salvaguardando nel contempo i livelli occupazionali che la connotano come maggiore azienda del territorio”.

Una fusione per incorporazione di CRV SpA in CRSM SpA non è in ogni caso ipotizzabile neanche tecnicamente proprio in ragione delle quota di controllo detenuta dalla Fondazione CRV.

La Fondazione, a seguito della sottoscrizione del protocollo ACRI-MEF in data 22/4/2015, dovrà operare una rivisitazione degli elementi dell’attivo, ma alla luce della diversificazione già attuata ed in relazione anche ad aspetti tecnici in corso di definizione, si ritiene che la stessa possa avvenire con modalità tali da garantire il mantenimento dell’autonomia dell’Istituto nel quale la Fondazione manterrà una elevata partecipazione nei limiti consentiti dal citato accordo ACRI-MEF e con modalità e tempi attualmente in fase di studio da parte degli organi competenti che escludono comunque, in maniera tassativa, ipotesi di aggregazioni di qualsiasi tipo.

 

Fonte: Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra

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