Testai (FI): "L'amministrazione impallina i cacciatori"

Simone Testai

L'amministrazione impallina i cacciatori!!

Nel consiglio comunale del 29 settembre, in consiglio comunale è stato discusso il Regolamento manufatti per L'esercizio dell'Attività Venatoria, con grave ritardo alla L.R. n. 3 del 1994 ed alla L.R. 65 del 2014, che prevedevano modalità di comunicazione e di realizzazione e degli appostamenti fissi per la selvaggina, colombacci e palmipedi e trampolieri.

Con grave ritardo rispetto alla normativa sovraordinata precedentemente citata e a stagione venatoria già iniziata, sono stati messi “paletti” che riguardano non solo le modalità di comunicazione, ma soprattutto le modalità di costruzione, le dimensioni e le finiture.

Questo regolamento, va a stabilire oggi come detto a stagione venatoria iniziata, le caratteristiche costruttive, dimensionali e di finitura degli apprestamenti, andando a caratterizzare in modo molto restrittivo rispetto alle Leggi Regionali gli appostamenti, mettendo gioco forza “fuori gioco” molti cacciatori che non potendo prevedere tali restrizioni, hanno realizzato gli appostamenti in questione con dimensioni e finiture diverse da quelle appena introdotte.

Ne deriva che da oggi molti cacciatori dovranno velocemente rivedere detti apprestamenti in conformità al regolamento al fine di non incorrere in sanzioni.

Al fine di evitare inutili sanzioni (improprie a mio avviso perché possono andare a sanzionare opere realizzate precedentemente all'approvazione del regolamento) avevo presentato un emendamento volto a concedere un periodo di transizione e concedere quindi più tempo ai cacciatori per regolarizzare se del caso i propri appostamenti, emendamento, che pur avendo ricevuto il parere di regolarità tecnica da parte del Segretario generale, è stato bocciato dalla maggioranza.

Tale decisione, mette oggi a rischio sanzioni la gran parte dei cacciatori che si trovano ad avere le proprie postazioni fisse in contrasto con il regolamento, un esempio lampante può essere la finitura degli appostamenti con vernici biodegradabili ed ecosostenibili che raramente vengono usate, o ancora peggio l'altezza della postazione ai colombacci fissata in 15 ml di altezza, quando queste sono alte almeno come la chioma degli alberi, spesso più alti dei 15 ml stabiliti dall'amministrazione.

Il consiglio che mi sento di dare a tutti i cacciatori al fine di non incorrere in sanzioni amministrative e penali (perché di edilizia, seppur libera, si parla) è quello di leggersi il regolamento comunali sui manufatti per l'attività venatoria e se del caso di adeguare nel più breve tempo possibile le postazioni già realizzate a tale regolamento.

Simone Testai

 

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