La mensa che soddisfa anche i bambini vegani: visita al Centro Cottura di Ponte a Egola

(foto gonews.it)

Le porte del Centro Cottura di Ponte a Egola (San Miniato) sono state aperte oggi, sabato 21 novembre, alla stampa per mostrare i frutti di un lavoro che da anni porta nelle scuole cibo sano e adeguato alle esigenze degli alunni. 1.820 utenti, 1.400 pasti serviti settimanalmente per 16 scuole, 8 servizi d'infanzia e 3 servizi dopo scuola. Il tutto prodotto da 10 cuocchi.

La responsabile Gloria Tognetti ha illustrato come avviene la preparazione dei pasti: "Abbiamo banchi separati a seconda della portata da servire. Con il progetto 'La qualità nel piatto' da 5 anni promuoviamo l'educazione alimentare unita alla sostenibilità e al consumo consapevole".

Parliamo delle materie prime: "Abbiamo accordi di filiera con i macelli e le aziende zootecniche per la carne, il pane è certificato Agriqualità, le verdure arrivano da Corazzano e l'olio è biologico".

Per quanto riguardai i numeri, il 40% del cibo è a filiera corta e più del 60% è biologico.

Il servizio riesce a soddisfare le diete convenzionali (l'assenza di carne suina o di carne in generale per chi rispetta la macellazione islamica) ma anche quelle particolari. "Tra gli 80 e i 90 pasti seguono diete speciali. Un bambino dell'asilo nido è vegano e riusciamo, con l'aiuto del nostro nutrizionista e dell'Asl 11, a portare da mangiare per lui".

Dal 2012 il servizio ha ottenuto la certificazione di qualità Iso 22000, standard volontario per cui San Miniato è tra le prime città in Italia a possederlo. Il contributo della Fondazione CRSM di circa 30mila euro rende possibile il mantenimento del servizio.

"Non ci dimentichiamo - commenta l'assessore alla scuola Chiara Rossi - che stiamo anche parlando di bambini, quindi la professionalità dei cuochi è unita alla passione e all'amore per servirli".

"Anche a costo di sostenere delle spese maggiori - conclude il sindaco Vittorio Gabbanini -  diamo un servizio che è di alta qualità. In un periodo in cui molte mense comunali vengono dismesse per i costi onerosi".

Elia Billero

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