Amianto nelle tubazioni, il M5S insiste: "La giunta Deidda si fida ciecamente di Acque spa"

"Succedeva soltanto due mesi fa: nel consiglio comunale del 30 settembre a Santa Croce sull’Arno fu discussa una nostra interpellanza, che interrogava il Sindaco e la giunta in merito alla rilevante presenza nella rete di condotte idriche di tubature in cemento-amianto nel nostro comune (ne esistono ben 31 km, sugli 85 km totali). Con l’interrogazione intendevamo semplicemente conoscere nell’interesse di TUTTI i cittadini, la collocazione sul territorio di queste tubazioni, e cosa questa giunta avesse intenzione di fare a proposito di questo problema.

In quell’occasione, le dichiarazioni del sindaco Deidda e principalmente dell’assessore all’ambiente Baldacci furono a nostro avviso disarmanti ! Basta prendere atto della risposta scritta agli atti: infatti, oltre a non rispondere sulla collocazione di dette tubature, è stata di fatto negata la pericolosità delle fibre presenti nelle condotte idriche citando fonti certamente autorevoli come l’ O.M.S., ma datate 2001, che avallavano totalmente quanto riferito dalla stessa società Acque S.P.A. che gestisce il servizio idrico, mettendo in dubbio quanto da noi fatto presente, riferendo che la società non aveva riscontrato nessuna presenza di fibre di amianto nella nostra acqua potabile, con rilevamenti eseguiti in ben 2 punti di controllo su tutto il territorio comunale.

Purtroppo in questi giorni abbiamo preso visione sul sito internet dell’Autorità Idrica Toscana (pag. 9 — all. I) dei risultati delle analisi per la ricerca di fibre di amianto su campioni prelevati fra novembre 2014 e ottobre 2015, effettuati su tutto il territorio regionale. Nella fattispecie a Santa Croce sull’Arno, su 5 punti di prelievo di cui uno a Staffoli, è emerso che in Via del Bosco in data 30/07/2015 è stato rilevato la presenza di  ben 72.737 fibre di amianto per litro, dato che ci fa balzare al secondo posto in Toscana in questa triste classifica. Il dato quindi risulta  ben lontano dall’ammontare risultante all’assessore Baldacci che aveva parlato di 0 fibre di amianto facendo riferimento ai dati di Acque S.P.A..

Per quanto concerne il rischio da ingestione, se da una parte le organizzazioni mondiali come l'OMS o l'Istituto Superiore della Sanità sembrerebbero escludere (da studi datati) possibili rischi per la salute, è altrettanto vero che esistono altrettanti studi che danno pareri differenti e contrari. Per  una parte del mondo scientifico infatti è altrettanto veritiero che non esistono studi sufficienti che escludano, in questo caso, con assoluta certezza l'insorgenza di tumori maligni.

A riprova di quanto sopra si evidenzia ancora una volta, la Risoluzione del Parlamento europeo del 14 marzo 2013  (A7-0025/2013) sulle minacce per la salute sul luogo di lavoro legate all'amianto e le prospettive di eliminazione di tutto l'amianto esistente, alla lettera AC - nota 17 comma 2 (http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?type=REPORT&reference=A7-2013-0025&language=IT#_part1_def17) recita testualmente: : si sottolinea che tutti i tipi di malattie legate all'amianto, come il tumore al polmone e il mesotelioma pleurico – causati dall'inalazione di fibre di amianto nell'aria, abbastanza sottili da raggiungere gli alveoli e abbastanza lunghe da superare la dimensione dei macrofagi, come pure diversi tipi di tumori causati non soltanto dall'inalazione di fibre trasportate nell'aria, ma anche dall'ingestione di acqua contenente tali fibre, proveniente da tubature in amianto – sono stati riconosciuti come un rischio per la salute e possono manifestarsi addirittura dopo alcuni decenni, in alcuni casi anche dopo più di quarant'anni.

Sotto il profilo medico scientifico quindi se per le fibre di amianto ingerito si trovano pareri discordanti, è acclarato oramai l’estrema pericolosità cancerogena delle stesse fibre inalate.

Quindi allora è veritiero pensare che se nel momento in cui si utilizza l’acqua, contenente fibre di amianto, per i normali usi domestici,  l’igiene della casa, la cottura dei cibi con ebollizione di acqua, si immette in pratica fibre di amianto nell’ambiente, che se inalate potrebbero avere le conseguenze oramai note, tale fenomeno viene assimilato da un studio commissionato qualche anno fa, proprio dalla Regione Toscana, effettuato dai dottori G. Fornaciai, M.Cherubini e F. Mantelli (dell'Istituto di Medicina del Lavoro dell'Università di Padova - Unità Ospedaliera di Medicina del Lavoro, presidio Ospedaliero Cremonese ULSS n. 51, Cremona).

Tutte le ragioni sopra edotte sono state portate come prova e motivazioni valide, proprio dal partito che ci governa il PD,  in prima istanza: per l’approvazione di una mozione bipartisan del  Comune di Reggio Emilia che obbligò già nel 2010 la Iren Spa (l’ACQUE spa del caso) ha redigere  un piano pluriennale con inizio nel 2012 di sostituzione di tutte le tubature dell’acqua domestica realizzate in cemento amianto; ed in seconda istanza le stesse motivazioni furono edotte dal Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna, anch'essa a targa PD per approvare una risoluzione ( Legislatura IX- Atto di indirizzo politico ogg. n. 1186 doc. 16/03/11) che istituiva la realizzazione da parte dei vari enti preposti, di una mappatura puntuale delle tubature d'acqua realizzate in cemento amianto al fine di operare la loro graduale sostituzione.

In pratica quello che il Movimento 5 Stelle chiedeva con la propria interrogazione presentata lo scorso settembre, e per la quale è stato in pratica ignorato e liquidato con troppa sufficienza,  da questa giunta.

A noi adesso poco importa a questo punto se il 30 settembre 2015 l’assessore Baldacci e il sindaco Deidda fossero o meno a conoscenza degli ultimi dati rilevati il 30 luglio 2015, ma di certo dimostra la loro impreparazione sul tema nonché l’insufficiente e poco incisiva opera di controllo che dovrebbero svolgere sulla società Acque s.p.a., essendosi affidati ciecamente ai dati forniti dalla stessa società che gestisce il servizio la quale evidentemente non aveva alcun interesse a rilevare eventuali situazioni critiche.

Pensiamo che un’amministrazione Pubblica in genere, debba essere formata da persone che oltre ad essere capaci, abbiano soprattutto la forza e l’indipendenza intellettuale di svolgere un’azione di vero controllo sulle proprie società partecipate, lontano da qualsiasi altra logica partitica.

Alla luce di tutto ciò , pensiamo che se, qualcuno della giunta valutasse le proprie dimissioni, non si potrebbe definire “un fulmine a ciel sereno” !

Chiediamo quindi nuovamente al Sindaco, in quanto deputato alla tutela della salute pubblica , di attivarsi con forza verso Acque S.p.A, e pretenda l’esatta mappatura di tutte le condotte esistenti in cemento-amianto con allegato un piano a breve/medio termine per la completa sostituzione di queste condotte.

link pagina internet

http://www.autoritaidrica.toscana.it/focus-sugli-acquedotti-in-amianto/monitoraggio-della-presenza-di-fibre-di-cemento-amianto-nell2019acqua-ad-uso-potabile/risultati-delle-analisi-per-la-ricerca-di-fibre-di-amianto-su-campioni-prelevati-fra-novembre-2014-e-agosto-2015/view

link download:

MoVimento 5 Stelle Santa Croce sull'Arno

Tutte le notizie di Santa Croce sull'Arno

<< Indietro
torna a inizio pagina