Referendum Sanità: arriva il presidio ad oltranza dei comitati sotto la sede del Consiglio regionale

Per il referendum, il Comitato Promotore ha indetto, per domani martedì 15 dicembre, una mobilitazione generale che si terrà a Firenze e alla quale tutti siete invitati a partecipare.

Il programma della manifestazione:

Ore 14.00, ritrovo in Piazza San Marco
Ore 14.30, corteo lungo Via Cavour
Ore 15.00, presidio ad oltranza presso il Consiglio Regionale
Ore 16.00, delegazione in Consiglio Regionale

Il Comitato chiede risposte e in particolare vuole che vengano rispettati; l’ordine del giorno che impegna il Presidente Giani a dare una risposta entro il 15 dicembre, la legge regionale che obbliga la giunta a indire il referendum nella prima data utile, la proposta di legge n.11/2015 che riduce i tempi per l’indizione del referendum in approvazione il 15 dicembre.

Dal Comitato fanno sapere che: “Senza risposte non lasceremo il palazzo!

É importante che i cittadini votino per questo referendum perché, dicono ancora i promotori: “Loro rappresentano la minoranza dei toscani; noi siamo la vera maggioranza!

Domani, quindi appuntamento immancabile per il referendum, arrivato davvero al punto di svolta.

Il comunicato del Prc

Il 15 dicembre il Consiglio regionale, in tutta fretta, discuterà la proposta di legge 33 sul riordino della sanità regionale, che abroga la legge 28, mantenendone comunque i principi e le norme; anche la legge 28 fu approvata in tutta fretta lo scorso 16 marzo: ormai è una caratteristica costante. IN TUTTA FRETTA, così i cittadini non hanno tempo di informarsi e ancora meno di esprimersi, alla faccia della sbandierata “partecipazione”.

In questo caso l’effetto voluto e manifesto non è solo quello di approvare una legge in tutta fretta ma di impedire lo svolgimento del referendum abrogativo della legge 28, per il quale sono state raccolte 55.000 firme di cittadini toscani nel giro di neppure due mesi.

Il 15 dicembre, se questa legge sarà approvata, sarà al contempo una gravissima offesa alla democrazia e un attacco ulteriore al sistema sanitario pubblico.

Vale la pena ricordare che già, per effetto della legge 28, oltre 2.000 lavoratori e lavoratrici del settore sanitario sono sati mandati a casa impoverendo così i servizi per i cittadini, e che sempre più il lavoro interinale entra nelle strutture sanitarie.

Distruggere dall’interno un servizio pubblico, renderlo inefficiente, insicuro, costoso è il sistema migliore per spingere anche i cittadini più riottosi, o più accorti, verso il privato: questo sta facendo la Regione Toscana in appoggio anche al Governo nazionale.

Dopo la riuscita manifestazione che sabato ha contestato la Leopolda di Renzi, è importante declinare il movimento su questa battaglia di civiltà, che la Giunta di Enrico Rossi porta in linea con le peggiori tradizioni di centrodestra e centrosinistra.

Per questo saremo in piazza San Marco domani, martedì 15 dicembre, dallle 14.30, in piazza San Marco, per arrivare davanti al Consiglio della Regione Toscana alle 15.00.

Articolo 32 della Costituzione

La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.

Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.

Fonte: Ufficio Stampa

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